N°132 Novembre

12 Food&Beverage | novembre 2020 “ In questi mesi il Chianti Classico sul mercato ha tenuto molto bene: registriamo solo -6% di vendite. Durante il lockdown eravamo a -20, poi c’è stato un fortissimo rimbalzo a partire da giugno e il trend positivo sta continuando, anche se c’è un po’ di ansia per quello che ci aspetta”. Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, ha fatto il puntodella situazione all’incontro con la stampa al Circolo Filologico di Milano dove si è svolta l’anteprima di una innovativa modalità di esplorazione del territorio del Chianti ClassicoGallo Nero e dei suoi vini, un progetto nato in collaborazione con Alessandro Masnaghetti, degustatore e figura di riferimento per la cartografia e l’analisi dei territori vitivinicoli. Passando dalla carta al digitale, il progetto si è arricchito di un nuovo tassello che ha nelle immagini il suo punto di forza: vedute a 360° che permettono di navigare il territorio della Denominazione inmodo attivo e interattivo, passando da semplici spettatori a protagonisti. Una bella immagine deve tuttavia avere la forza e la capacità di raccontare qualcosa di più sui tanti fattori che contribuiscono al carattere di un vino, dalla geologia all’esposizione del vigneto, dalla quota altimetrica alla visione dell’uomo. Anche perché la zona di produzione del Gallo Nero è coperta per due terzi da boschi, con solo un decimo di areale dedicato alla viticoltura, e i produttori oggi mirano sempre più all’equilibrio ecologico e al rispetto dell’ambiente. Alla presentazione è stata affiancata la degustazione di dieci vini legati a dieci diversi panorami per dimostrare, bicchiere alla mano, lo stretto legame che li unisce e ciò che rende ogni binomio unico e irripetibile. “L’impronta digitale di un vino e di una Denominazione coincidono con il profilo del suo paesaggio -commenta Alessandro MasnaghettiImparare a valorizzarne le differenze è la chiave per rafforzare la propria identità”. I Chianti Classico hanno sfumature diverse e questa è una grande risorsa: la bellezza del territorio si trasferisce nella produzione”. Aggiunge il presidente: “L’impegno dei nostri 510 viticoltori nella ricerca della qualità è alto e si collega all’importanza del territorio perché è l’unico fattore della produzione inamovibile e permette a ogni vino di non essere replicabile. È solo l’inizio di un progetto più ampio che valorizzerà ancora la nostra Denominazione, mettendo in evidenza proprio quelle caratteristiche che rendono unico, nel Chianti Classico, il binomio vino-territorio”. Alla presentazione si è affiancato anche un altro progetto rivolto alla ristorazione: “È importante ripartire da Milano, una città reattiva -spiega Carlotta Gori, direttore del Consorzio- Così, dopo un primo ciclo di incontri che ha coinvolto i ristoranti del territorio chiantigiano del club Amici del Chianti Classico, adesso il Gallo Nero entra nella ristorazione milanese d’eccellenza con 13 serate e altrettanti chef impegnati a creare un menu che esalti tutte le espressioni di Chianti Classico. Invitiamo gli appassionati a seguirci per aggiornamenti sul nostro sito chianticlassico.come i nostri canali social Fb, Twitter e Ig @chianticlassico”. Il Consorzio riparte da Milano con la presentazione di una innovativa modalità di esplorazione del territorio del Gallo Nero e dei suoi vini. Per ribadirne l’influenza anche nel bicchiere Binomio vino-territorio plus del Chianti Classico Barbara Amati EVENTI Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, il direttore Carlotta Gori e il giornalista Alessandro Masnaghetti alla presentazione milanese del progetto che ha nelle immagini del territorio il suo punto di forza

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