92 Food&Beverage | novembre 2020 QUARTIERI ALTI Gio Pirovano L’italianità di chef Parisi per la cucina del Filario Un hotel con 13 camere e spiaggia privata sulle rive del Lario. E un ristorante specializzato nei piatti di pesce (di mare) che vanta una cucina meticolosa, raffinata e sorprendente Hotel e residence affiliato a Design Hotels, Filario si caratterizza per gli ambienti luminosi, caldi e confortevoli. Affacciato sul lago, il suo nome è un omaggio a Como, città della seta, con un richiamo al vecchio stabilimento in cui si produceva il fil di ferro e che oggi è stato trasformato in albergo, e Lario, nome latino del lago L ’ hotel è nato nel 2015, da un’idea ben precisa del suo fondatore Alessandro Sironi e dal suo desiderio di aprire un design hotel che si distinguesse, non solo per la posizione strategica, ma soprattutto per l’accoglienza, l’ospitalità, i raffinati interni, la cucina. Classe 1987, Sironi è cresciuto nel ristorante di famiglia Il Grilloa Capiago Intimiano, in provincia di Como. Diplomato al liceo classico, ha proseguito il suo percorso all’École Hôtelière di Glion in Svizzera, una vera istituzione nel settore. Dopo diverse esperienze all’estero, neo laureato si trasferisce a Miami dove inizia a lavorare alSetai Hotel . Tre anni dopo decide di abbracciare una nuova sfida imprenditoriale, con l’apertura diFilario . La struttura, che è al tempo stesso hotel e residence, affiliata a Design Hotels, si contraddistingue per gli ambienti non solo luminosi, lineari, ma anche caldi e confortevoli in cui si riconosce il tocco di Alessandro Agrati, fondatore e direttore creativo di Culti, che ne ha curato l’arredamento. Il nomeFilarioè un omaggio a Como, città della seta per antonomasia, con un richiamo al vecchio stabilimento in cui si produceva il fil di ferro, un tempo situato proprio lì, e a Lario, nome latino del lago. Dotato di una spiaggia privata (una vera rarità sulle sponde del lago) e di un porticciolo che permette di raggiungere l’albergo anche in barca, ha una piscina a sfioro che si estende in profondità nel blu scintillante del lago. La struttura è perfettamente inserita nell’ambiente circostante anche per l’utilizzo della pietra lombarda, il ceppo di Gré, materiale con cui sono realizzate le facciate. Le 13 camere, tutte ispirate ai colori della natura, variano dai 35 ai 55 metri quadrati. Per chi invece vuole concedersi un’esperienza ancora più speciale, l’hotel riserva due suite, la Junior di 65 metri quadrati e la Grand suite di 95. Entrambe dispongono di piscina privata e terrazza a sfioro sul lago, più tutti i confort per un soggiorno extra lusso. Ma non è tutto. Oltre alle camere e alle suite, l’ospite può optare tra 20 residenze, ideali per le famiglie, o per lunghi soggiorni durante i quali godere delle comodità e usufruire di tutti i servizi diFilario . A una location così speciale fa eco una cucina meticolosa, raffinata e sorprendente. Una proposta che è cresciuta e si è evoluta di pari passo con l’hotel. Dove inizialmente si trovava un bistrot semplice che offriva una cucina italiana rappresentativa dei classici, caratterizzata da piatti freschi da assaporare sulla veranda fronte lago, oggi sorge un ristorante che completa e impreziosisce l’offerta. Nel 2017 cambia l’impostazione e grazie all’arrivo di una squadra giovane e appassionata nasceFilo Restaurant guidato dallo chef Alessandro Parisi che introduce una meticolosa ricerca della qualità e matura nel tempo uno stile fresco e ricercato, fortemente connesso con l’italianità. Parisi, 29 anni, napoletano, ha esperienze significative alle spalle. Diplomato all’istituto alberghiero, inizia la sua carriera nel mondo della ristorazione facendo catering. Muove i primi passi ai fornelli in noti locali del napoletano, per poi continuare la formazione in Francia, a Lione, nel 2009, e poi in Austria, a Salisburgo, dove ha la grande occasione di lavorare al ristorante Ikarus , due stelleMichelin. Nel 2010 torna in Italia, in Alta Badia, dove è sous chef di Corrado Parisi al La Gana, a Corvara. Prima del suo arrivo
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