94 Food&Beverage | novembre 2020 La mostraMonet e gli Impressionistiriunisce per la prima volta 57 capolavori provenienti dal Musée Marmottan Monet, conosciuto come la “Casa degli Impressionisti”, usciti da Parigi per essere esposti al pubblico a Palazzo Albergati di Bologna fino al 14 febbraio 2021. Le sei sezioni rappresentano le tappe più importanti della pittura impressionista francese con una predominanza di opere di Monet, ma con la presenza di capolavori di Manet, Renoir, Degas, Corot, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro, Sisley e Signac. Il Museo Marmottan possiede la più grande collezione al mondo di Claude Monet, infatti la mostra si apre con due suoi quadri mai usciti dalla Francia, Il ponte dell’Europa, Stazione Saint Lazaredel 1877 e Il treno nella neve . La locomotivadel 1875. La stazione e la locomotiva, simboli del progresso, sono rappresentati con grande perizia dal pittore parigino che dimostra il suo genio anche in soggetti che non necessariamente riguardano paesaggi naturali. In particolare la Stazione Saint-Lazare acquisisce un ruolo centrale immersa nell’atmosfera quasi magica creata dai fumi delle locomotive a vapore. L’innovativo mezzo meccanico occupa un posto di primo piano nel quadro che il maestro gli dedica immergendolo in un suggestivo paesaggio innevato. Il gioco di colori, soprattutto il marrone dello steccato e il grigio della locomotiva, il cielo nuvoloso e il fumo che lo invade, contrastano con il suolo bianco, mentre colpiscono lo spettatore i due “occhi” gialli del mezzo che spiccano su pennellate di rosso. Entrambe le opere, insieme a tante altre, furono donate al Museo nel 1940 da Victorine che aveva ereditato dal padre, il dottor Georges de Bellio, un’inestimabile ed eclettica collezione di cui faceva parte anche il quadro manifesto del movimento. La donna fu a sua volta ritratta da Renoir nel 1892, anno delle sue nozze con Eugène Donop de Monchy. Lo sguardo sereno e risoluto, il viso dal sorriso sobrio, una veste rossa che spicca sullo sfondo verdeazzurro esaltando gli occhi e i capelli scuri dalle venature mogano: così Renoir consegna ai posteri l’immagine di chi ha contribuito più di tutti alla eccezionale raccolta del Musée Marmottan. E a un’altra donna, questa volta artista lei stessa, è dedicata una sezione dellamostra. BerthMorison, modella di Édouard Manet, di cui sposò il fratello, CULTURA & GUSTO A Bologna, a Palazzo Albergati, i 57 capolavori del Marmottan Monet di Parigi, famoso per essere la casa degli Impressionisti. Con nomi come Manet, Renoir e Pissarro, in mostra fino a febbraio Irene Catarella Gli impressionisti tra colori e giochi di luce “Il ponte dell’Europa sopra la stazione di Saint Lazare” a Parigi: dipinto nel 1877 dimostra il genio del pittore parigino anche in soggetti che non riguardano paesaggi naturali. In alto, la “Pastorella sdraiata” di Berth Morison, modella di Édouard Manet di cui sposò il fratello, alla quale è dedicata una sezione della mostra di Bologna. Nell’altra pagina, “Il treno nella neve” di Monet
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