N°132 Novembre

95 Food&Beverage | novembre 2020 presente con La donna con ventaglio o il ballodel 1875, straordinaria nel rendere i particolari come il ventaglio, in cui addirittura si può intravedere una scena d’amore, e la mussola del corpetto. Anche qui il gioco dei colori fa da padrone nel contrasto tra il verde scuro e il rosso acceso dei fiori e le pennellate di nero che sembrano prolungarsi nella capigliatura della ragazza e si scontrano armoniosamente con il candore della pelle e dell’abito. Ne laPastorella sdraiatadel 1891, la Morison dimostra la sua attenzione per il disegno tracciando con fine eleganza la sagoma della compagna di giochi della figlia Julie, sdraiata sotto un albero di pero accanto alla sua tenera capretta Colette. Le tonalità calde dell’arancione del suo copricapo, il lilla della gonna e la camicetta bianca vengono rese con pennellate che creano un ben definito ed equilibrato vortice di colori che si staglia su uno sfondo multicromatico con predominanza di giallo e azzurro. La personalità magnetica e tenebrosa di questa artista trapela dal Ritratto di Berth Morisondistesa realizzato da ÉdouardManet nel 1873. Una bellezza raffinata che rende omaggio a un artista dell’epoca, Fragonard, è quella della Fanciulla seduta con cappello bianco del 1884 di Renoir: in modo dinamico la fanciulla non guarda l’osservatore, ma viene ripresa di profilo, mentre troneggia su tutto un grande cappello di paglia ornato di fiori e piume. L’influenza delle stampe giapponesi si trae dalla leggerezza del paesaggio boscoso de Il canale del Loing in primaveradel 1892 di Alfred Sisley. Ementre Pissarro, come è noto, realizzerà numerose tele di vedute di Parigi, se ne scopre una del 1879 intitolata Boulevard esterni, effetto neve. L’originalità del pittore evidenzia la difficoltà dei lavoratori che devono muoversi su un suolo innevato ripresi dall’artista mentre sembra essere posto in alto rispetto alla scena e sembra pronto a ritrarre la percezione degli effetti dell’insolito fenomeno atmosferico. Non potevano mancare le ninfee che sono uno dei soggetti prediletti di Monet che le ritrae nelle più svariate ore del giorno per descrivere la luce e cogliere gli effetti che crea. L’ALBERGO Un soggiorno particolare Al Cappello Rosso Nel cuore di Bologna, l’ Hotel Al Cappello Rossoaccoglie gli ospiti offrendo un soggiorno confortevole in una delle 33 camere o dei 10 appartamenti creati da artisti di fama internazionale. La sua fondazione risale al 1375 e quindi l’hotel vanta circa 600 anni di esperienza nel cercare di esaudire tutte le richieste dei propri clienti, dotando le stanze di ogni confort. Ispirandosi ai nomi presenti nell’inventario settecentesco conservato nell’Archivio di Stato di Bologna, lo scenografo Mauro Tinti ha ideato diverse camere come quella “del mondo”, in cui sono presenti souvenir provenienti da diverse parti della terra che permettono di trasportare la mente in viaggi senza confini. Anche la Camera del Sole è stata realizzata da Tinti con un gioco teatrale di luci e un arredamento nero e oro che riecheggia l’atmosfera e la cultura cinese. Al Cappello Rosso via de’ Fusari 9 40123 Bologna tel. +39 051.261891 www.alcappellorosso.it Ristorante Da Cesari via De’ Carbonesi 8 40123 Bologna tel. +39 051.237710 www.da-cesari.it IL RISTORANTE Sapori bolognesi allo storico Da Cesari Apochi passi da piazza Maggiore, il Ristorante da Cesari offre alla sua clientela un percorso culinario alla riscoperta dei sapori della migliore tradizione bolognese. Presente fin dall’inizio del XX secolo, dal 1955 è gestito dalla famiglia Cesari che si è insediata nel locale con Ilario, il quale ha sua volta lo ha passato in eredità a Paolino capace di accogliere in sala i propri clienti con calore, permettendo loro di gustare la storia con un ottimo abbinamento tra cibi e vini di eccellenza. In cucina la moglie Irene prepara tortellini e passatelli, tagliatelle e ravioloni, ma anche la scaloppina alla “petroniana” con patate al forno e le originali polpette impastate con lo stesso ripieno dei tortellini. Tipici dolci della casa sono il semifreddo allo zabaione e la tenerina al cioccolato.

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