10 Food&Beverage | dicembre 2020 UOMINI & VIGNE NOMINE Pietro Mattioni per Zonin 1821 Pietro Mattioni è il nuovo Amminstratore delegato di Zonin 1821. Friulano, 52 anni, poliglotta, da circa tre anni direttore commerciale di illycaffé, ma per circa 20 anni manager di Campari Group, Mattioni ha maturato una grande esperienza in tutti i mercati internazionali.La scelta dell’azienda, che per quattro mesi è rimasta senza amministratore delegato con le deleghe assunte dal presidente Domenico Zonin, è andata quindi verso unmanager che non proviene dal mondo del vino, ma che ha alle spalle una lunga esperienza internazionale nel mondo dei superalcolici e del caffé. Mattioni, che succede a Massimo Tuzzi, per 16 anni alla Zonin 1821, assume quindi la guida del quarto Gruppo italiano del vino dopo Fratelli Martini, Antinori e Botter. Nel 2019, Zonin1821 ha realizzato ricavi per 205 milioni con un Ebitda di 22 milioni. Le bottiglie prodotte sono state 51 milioni, soprattutto Prosecco, ma anche vini friulani, toscani e siciliani. VODKA Fashion Diamond distillata 7 volte Nasce Fashion Diamond, la luxury vodka prodotta per il suo ideatore Giulio Cario da La Distilleria Friulia di Udine. Fashion Diamond si contraddistingue per l’estrema purezza e versatilità grazie a una distillazione ripetuta per ben 7 volte. Fashion Diamond è un prodotto premium, dal carattere deciso e senza compromessi, risultato dell’esperienza e del know-how della distilleria. Fedele al suo concept e ben distinto da qualsiasi altro per le sue caratteristiche, questo distillato è il frutto di una genesi lunga e complessa che nasce dalla scelta delle materie prime, 100% grano italiano, dalla qualità dell’acqua prealpina, dalle metodologie e dalle tecniche utilizzate per la fermentazione, la distillazione e il filtraggio. Fresca e morbida, Fashion Diamond è racchiusa in una bottiglia satinata e costellata di incisioni che riprendono l’idea del diamante e della purezza. LIQUORI La nuova linea di Fabbri per la mixology “ Premiata Distilleria G. Fabbri” è la scritta che campeggia sul quartier generale dell’azienda di Bologna fondata nel 1905. Ed è proprio questa l’etichetta che contraddistinguerà una completa linea liquoristica che si presenta con l’inconfondibile silhouette a forma di shaker della bottiglia degli anni ’50 del Marendry. Per annunciare la nuova linea è proprio il Marendry a vestirsi di nuovo con una confezione che ridà vita a quella originaria e ha il sapore di un omaggio alla creatività dei professionisti del bancone, simboleggiata dallo shaker continentale. Una linea che sembra suggerire fin dalla forma della bottiglia che possono essere infinite le alchimie da shakerare e servire nel bicchiere da cocktail. Ma sono anche le inconfondibili note di Amarena, riconoscibili in Marendry e nelle creazioni della Premiata Distilleria G. Fabbri che presto seguiranno, l’altro fil rouge distintivo di una linea che promette innovazione nell’universo della mixology. RICONOSCIMENTI Il 39° Premio Masi dedicato alla sostenibilità Ilaria Capua, virologa, ReinholdMessner, alpinista, Andrea Rigoni, presidente della Rigoni di Asiago - Civiltà Veneta - Maximilian Riedel presidente della Riedel Glass - Civiltà del Vino - e Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati - Grosso d’Oro Veneziano - sono i premiati della 39° edizione del Premio Masi : cinque interpreti della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il premio è assegnato dalla FondazioneMasi, promosso dall’omonima azienda veneta, impegnata nel valorizzare il territorio, il patrimonio culturale, le capacità dell’ingegno e produttive della civiltà veneta. Alla premiazione la presidente della Fondazione, Isabella Bossi Fedrigotti, ha affermato: “In questomomento storico non c’è salvezza senza sostenibilità. La Fondazione Masi ha scelto questo indirizzo perché il Premio ha avuto, fin dal principio, nel suo Dna, i valori legati alla sostenibilità; forse non in maniera evidente come oggi ma, come per istinto, sentiva già urgente questa necessità”. Per Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, “la sostenibilità è fine e mezzo, un modo di vivere la vita e il lavoro”.
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