N°133 Dicembre

46 Food&Beverage | dicembre 2020 Per Petra, l’azienda del Gruppo Terra Moretti acquistata nel 1997 a Suvereto (Li), in Maremma, quella del 2017 è la ventesima vendemmia. E Petra 2017, Rosso Toscana Igt, l’etichetta più rappresentativa della suggestiva cantina firmata dall’architetto svizzero Mario Botta nel 2003, sta ancora affinando in bottiglia e vedrà la luce nella primavera 2021. Intanto FrancescaMoretti, presidente del Gruppo di famiglia, ha voluto presentare la nuova annata in una diretta online accanto all’enologo, il piemontese Beppe Caviola. L’obiettivo era spiegare l’evoluzione di Petra e del suo vino simbolo. Dalla prima annata, la 1997 all’ultima, questo importante rosso che nasce sulle collinemetallifere della Val di Cornia, ha in parte cambiato faccia, grazie all’importante lavoro di zonazione decisivo per piantare in ogni appezzamento le varietà più idonee: cabernet sauvignon in particolare, merlot e sangiovese. E un’indagine sulla stratificazione del suolo ha consentito di raccogliere input scientifici per far esprimere al massimo il potenziale dei vini, convertire le vigne e ottenere la certificazione bio. In questi anni lo stile del vino è cambiato in maniera evidente, ancor più nell’annata 2017: “Non vogliamo rinnegare ciò che è stato fatto fino a oggi -sottolinea Francesca Moretti- ma volevamo ottenere un vino maggiormente identitario del territorio e dallo stile più contemporaneo”. Spiega Beppe Caviola: “ L’annata 2017 è stata la più siccitosa degli ultimi 50 anni: soltanto grazie a un’accurata gestione del suolo e della vigna si è riusciti a ottenere una regolare maturazione delle uve che hanno raggiunto un ottimo equilibrio nel tenore zuccherino e nell’acidità, e una straordinaria struttura e concentrazione. Il cabernet sauvignon, che costituisce il 70% del blend di Petra, nasce in terreni calcarei, ricchi di scheletro, e questo consente una maturazione fenolica ideale. Il merlot, che interviene al 30%, nasce su suoli argillosi, preziosi nelle zone calde perché favoriscono la ritenzione idrica”. Petra 2017 è un vino figlio dell’annata, ma privo di quell’eccesso di struttura e concentrazione determinato in passato anche dalla maturazione in legni nuovi. Oggi lo stile è più raffinato ed elegante e più aderente al terroir di cui è espressione: “Abbiamo cercato di lavorare per sintesi e sottrazione per acquisire maggior bevibilità, più fragranza e croccantezza del frutto con una macerazione calibrata, prefermentazione, rimontaggi brevi e frequenti, maturazione in barrique nuove al 30% per 18 mesi e 18 mesi di affinamento in bottiglia”, aggiunge Francesca Moretti. Petra 2017 è relativamente giovane, ma già adesso in equilibrio, più immediato rispetto al passato, fragrante, con profumi di macchia mediterranea, note floreali e speziate, una freschezza sorprendente e una chiusura sapida. La ventesima annata del vino simbolo della Cantina di Suvereto svela uno stile più mediterraneo e fragrante, grazie a una diversa filosofia produttiva voluta da Francesca Moretti Petra 2017, espressione del terroir della Maremma Barbara Amati TOSCANA La suggestiva cantina Petra, del Gruppo Terra Moretti, progettata dall’architetto Mario Botta: qui nasce Petra, il vino simbolo dell’azienda che, nell’annata 2017, offre uno stile più elegante e immediato, di grande bevibilità e con profumi di macchia mediterranea. Il vino sta ancora affinando in bottiglia e uscirà nella primavera 2021

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