12 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 È dal 1896 che la Maison Ruinart incarica artisti e designer di realizzare la propria visione della Maison, rendendola sempre contemporanea. Per il 2021 ha acceso i riflettori su David Shrigley, di cui Ruinart ha presentato per la prima volta in Italia una selezione di opere in occasione del miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea di Milano. David Shrigley, attraverso disegni, neon e sculture, suscita conversazioni sulla natura e sul processo di vinificazione. Allo stesso tempo, rende consapevoli delle sfide ambientali e lo fa con ironia. Riflettendo questa posizione audace, la sua reinterpretazione artistica è intitolata Unconventional Bubbles. La Maison ha anche proposto il progetto Food for Art, con l’obiettivo di avvicinare arte e gastronomia, con lo chef stellato Paolo Griffa del Petit Royal del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur. Così, in un luogo unconventional, Cavoli aMerenda, l’Unconventional Bubbles lunch è stato un percorso culinario in cui “Il mondo ispira l’arte, l’arte ispira il mondo”. Spiega Silvia Rossetto, Senior brand manager Ruinart: “Shrigley incarna molto bene lo spirito della Maison contemporanea e al passo con i tempi. Le sue sono opere molto scherzose, così abbiamo voluto fare un esperimento non convenzionale anche con il menu: per ogni piatto lo chef si è ispirato a un’opera d’arte e ognuno è stato abbinato a una Cuvée Ruinart. Inoltre, Paolo Griffa è entrato a far parte del nuovo circuito Ruinart Assemblage 1729, network che include selezionati ristoranti: ogni chef riporta nel proprio menu un approccio estetico seguendo il mood dell’artista dell’anno interpretandolo secondo la propria cucina”. Il lunch è stato anche l’occasione per presentare R de Ruinart Vintage 2011 (51% chardonnay, 49% pinot noir), uno Champagne prodotto per il mercato francese, e ora distribuito anche in Italia, però solo nei ristoranti del circuito Ruinart Assemblage 1729. I piatti di Griffa, autore di una cucina molto visual e di un menu dedicato all’arte, hanno sorpreso e divertito. The world is very beautiful and precious ha ispirato Porro Ripieno che esprime il concetto dell’opera di proteggere la natura. Thousands of bottles of champagne! In a giant hole in the ground si è tradotto in Mosaico di Verdure, un piatto dai sapori speziati e mediorientali, presentato con un disco in plexiglass con al centro un foro, il gigantesco buco, dal quale si può solo vedere un’anteprima. Each bottle is the same and Each Bottle is different ha ispirato Bottoni di patate: per Griffa Ogni bottone è uguale e ogni bottone è diverso e i nove bottoni di patate sembrano uguali, ma hanno tre oli diversi: di erba cipollina, di melissa e di nasturzio; questo piatto è stato abbinato alla nuova R de Ruinart 2011. La rivoluzionaria second skin case di Ruinart ha stimolato Break second skin, una riproduzione della second skin case in gesso che al suo interno racchiude la faraona; accanto a ogni piatto c’è un martello in legno per rompere l’involucro in gesso e gustare la faraona. Il messaggio è “distruggi il piatto, non il mondo”. Infine, Upside-down ha ispirato Upside-down cheese cake: il dessert è servito coperto da una cloche, quando questa viene alzata il piatto è vuoto, in quanto il dolce rimane nella cloche. La Maison Ruinart ha presentato al miart le ironiche opere dell’artista. E per il progetto Food for Art ha proposto Unconventional Bubbles con lo chef stellato Lo chef Paolo Griffa interpreta le opere di David Shrigley Barbara Amati ARTE Il piatto di Paolo Griffa Ogni bottone è uguale e ogni bottone è diverso, ispirato a un’opera di David Shrigley ha accompagnato il nuovo millesimato R de Ruinart 2011. In alto, due creazioni dell’artista e lo chef con Francesca Terragni, Direttore marketing e comunicazione di Moët Hennessy, e Silvia Rossetto, Senior brand manager Ruinart, a sinistra
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