N°137 Settembre Ottobre

22 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 Collection è il risultato di un percorso di conversione dei vigneti in coltura biodinamica, dell’ascolto del terroir e delle sue potenzialità, ma anche dal cambiamento climatico che ha portato a uve più mature e con Ph e acidità più bassi. Collection 242 è generoso e complesso e impressiona per l’estrema salinità e la grande finezza È nato Collection 242, “un nuovo bébé”, come dice Jean-Baptiste Lécaillon, Chef de cave e Direttore tecnico della Maison Louis Roederer, che segna un cambiamento importante nell’evoluzione di questi Champagne: “Collection nasce per proseguire nel percorso intrapreso 20 anni fa di conversione dei vigneti in coltura biodinamica, dall’ascolto del terroir e delle sue potenzialità, dallo studio dei suoli che l’azienda porta avanti da oltre trent’anni -spiega Lécaillon- Questo importante lavoro ha portato a un equilibrio più profondo nel vigneto e a una concentrazione più importante nel vino. L’obiettivo è stato produrre un Brut sans année evolutivo beneficiando anche degli effetti del cambiamento climatico in cui valorizzare i vini di riserva e i nostri migliori vigneti. Ottenendo al contempo il meglio di ogni annata”. Alla base di questa evoluzione c’è, infatti, anche il cambiamento climatico che ha portato a uve più mature, con Ph e acidità più bassi, e a vini di maggior carattere: “Oggi abbiamo dovuto inventarci una nuova enologia e adeguarci a una materia prima più matura: cerchiamo quindi maggior freschezza, intensità, complessità ed eleganza. Inoltre, da una decina d’anni abbiamo deciso di selezionare le uve non per vitigno, ma per parcelle che vinifichiamo separatamente. Abbiamo rivoluzionato l’assemblaggio per selezionare vini che apportino acidità a cui si aggiungono vini di riserva per dare tipicità allo stile Roederer. Questa libertà nell’assemblaggio ci permette, a seconda dell’annata, di utilizzare in maniera differente Pinot noir, Chardonnay e Meunier e questo dà identità al vino”. L’assemblaggio di ogni Collection ha come base le uve di un millesimo a cui si aggiungono i vini di riserva affinati in legno e quelli della réserve pérpetuelle (l’assemblaggio di vini di diverse annate affinate in acciaio) diminuendo il dosaggio, che si abbassa a 2 grammi per litro. Ogni cuvée è numerata progressivamente e Collection 242 rappresenta il numero delle vendemmie della Maison, nata nel 1776. È composta dal 42% di Chardonnay, il 36% di Pinot noir, il 22% di Meunier; in questo primo vino la base è della vendemmia 2017 (54%), un’annata complicata, ma che ha portato le uve a piena maturazione che conferiscono al blend note di frutta matura e dolce nobilitata da note boisé. La bocca è matura e generosa, i Pinot noir e i Meunier enfatizzano l’allure gourmet e vellutata, rendendo il sorso succoso, con un’ottima freschezza e dinamicità nel finale. Impressiona per l’estrema salinità e la grande finezza. È un vino moderno e contemporaneo che “esce” dallo stile di Roederer: “Collection si identifica in maniera diversa: oggi la freschezza è più importante dell’acidità -aggiunge Lécaillon- Ci vuole coraggio, è un nuovo inizio, si eleva il multimillesimato al millesimato: Collection 242 prenderà il posto del Brut Premier”. La controetichetta -e anche questa è una novità per la Maison i cui Champagne sono importati In Italia da Sagna- riporta il QR Code per scoprire ogni dettaglio sull’assemblaggio. Uno Champagne che segna una svolta e interpreta la nuova idea di assemblaggio della Maison Louis Roederer. Un Brut sans année dallo stile contemporaneo Nasce Collection 242 la libertà dello stile Roederer Barbara Amati CHAMPAGNE

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