N°137 Settembre Ottobre

56 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 grandi nel digital aumentati del 55,8%, a fronte di un calo del 14,3% di quelli complessivi e del 13,4% della spesa pubblicitaria. L’altro effetto della pandemia è stata la polarizzazione dei consumi tra vini di segmenti di prezzo più alto e più basso, a scapito dei prodotti di fascia media. Esemplificando, le imprese che hanno avuto le migliori performance nel 2020 sono state quelle che hanno venduto più vino base (meno di 5 euro per il 70,8% del loro fatturato). L’ultimo profondo cambiamento, e forse anche quello più duraturo, ha riguardato la rilevanza dei temi della salute e della sostenibilità in generale, che si riverberano anche sul settore vitivinicolo con una maggiore attenzione alle modalità di produzione in vigneto e in cantina, fino allo scaffale. Le vendite di vini biologici sono aumentate del 10,8% nel 2020, conquistando una quota di mercato pari al 2,3%; il vino vegan ha mantenuto le posizioni (+0,5%, anch’esso al 2,3% del totale), mentre i vini biodinamici sono stati penalizzati e hanno subito un calo del 21,9% rimanendo confinati allo 0,1% del mercato. Grazie al mix dei tre effetti nel 2020 si è verificato un aumento della vendita dei vini confezionati in contenitori alternativi al vetro (brik, lattine, bagin-box), leggeri, ecosostenibili, adatti all’online e anche in linea con l’interesse per le novità delle ultime generazioni. A individuare alcune macro tendenze che accompagneranno la ripresa del vino con il miglioramento del quadro pandemico ed economico, è Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos. “Da un lato emerge forte la spinta alla naturalezza, Salute, sostenibilità, salubrità, star bene. Tutto questo fa parte dell’eredità della pandemia. Valori già presenti prima, ma che con lo tsunami del Covid hanno accentuato la loro presenza nei consumatori in cerca di prodotti radicati nel territorio che raccontino una storia. Come Luna di Ponca di Borgo Conventi, nel Collio, di cui vediamo l’entrata alla tenuta e i vigneti SPECIALE BORGO CONVENTI Identità e aromaticità in Luna di Ponca Borgo Conventi, l’azienda di Farra d’Isonzo acquistata nel 2019 dalla famiglia Moretti Polegato, lancia il suo primo vino sotto il segno della nuova proprietà. Luna di Ponca, Collio Doc, frutto di un blend tra friulano, chardonnay e malvasia che nascono in località Gradiscutta (Go). Un vino dal lungo affinamento prodotto con le uve della vendemmia 2019 di vigneti a basse rese che hanno ottenuto la certificazione Biodiversity Friend. Dalla vendemmia 2019 Borgo Conventi si avvale della consulenza di Riccardo Cotarella che ha seguito ogni fase della creazione di questo blend ottenuto con varietà tipiche e che trasmette il patrimonio inimitabile del Collio. Il friulano è vinificato in acciaio, mentre malvasia e chardonnay seguono fermentazioni e affinamenti separati, entrambi in barrique. Una volta imbottigliato, il vino matura qualche mese prima di essere commercializzato a quasi due anni dalla vendemmia. Luna di Ponca trasmette la potenza aromatica tipica del territorio con profumi intensi di scorza d’agrumi e di fiori, bilanciati da una componente fresca e sapida che amplifica le caratteristiche del vino preservandone la finezza. Rappresenta un punto d’incontro fra tradizione e novità, fra struttura e morbidezza, e simbolicamente anche tra cielo e terra. Tra il cielo, rappresentato dall’Osservatorio Astronomico che si trova a fianco Borgo Conventi, e la terra: le vigne che affondano le radici nell’equilibrio tra marne e arenarie della ponca, il terreno che dona ai vini del Collio la loro identità riconosciuta.

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