57 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 ALTEMASI Rosé Riserva 2016, raffinato ed elegante Spumanti di grande personalità, gli Altemasi Trentodoc nascono da uve chardonnay e pinot nero nelle vigne dei masi più alti e maggiormente vocate del Trentino. I vigneti sorgono tra i 450 e i 600 metri dove le uve sono sottoposte a forti escursioni termiche che determinano e favoriscono il deposito aromatico e, pur maturando, mantengono un contenuto acido importante, consentendo al vino di affrontare lunghi periodi di affinamento sui lieviti, che per la Riserva Graal e il Pas Dosé superano i 60 mesi. Autore dell’imprinting trentino di Altemasi è Paolo Turra, enologo storico della Cantina di proprietà di Cavit, che giorno dopo giorno crea il perfetto equilibrio di questi spumanti. I profumi fruttati e floreali delle uve si armonizzano con quelli speziati che derivano dalla fermentazione in legno di una parte della base e dalla lunga permanenza dei vini sui lieviti. Altemasi Rosé Riserva 2016 è l’ultima importante novità della cantina che va ad arricchire la linea d’eccellenza degli spumanti Altemasi: dallo storico e pluripremiato Altemasi Riserva Graal all’Altemasi Millesimato 100% chardonnay, dall’Altemasi Pas Dosé con un profumo intenso, al Rosé dalle note delicate, fino agli ultimi arrivati, Altemasi Blanc de Noirs e Altemasi Rosé Riserva che nasce da uve chardonnay e pinot nero. Con una permanenza di oltre 36 mesi sui lieviti, Altemasi Rosé Riserva è uno spumante dalle particolari caratteristiche organolettiche e prodotto in un numero limitato di bottiglie: solo 2.600. L’annata di produzione è stata particolarmente favorevole alla coltivazione del pinot nero: il 2016, infatti, ha visto, dopo un inverno freddo e asciutto, un’estate calda e un settembre soleggiato, con una forte escursione termica tra giorno e notte che ha contribuito a caratterizzare la carica aromatica dello spumante in modo davvero peculiare. Il colore rosa delicato che contraddistingue Altemasi Rosé Riserva ha leggeri riflessi ramati, mentre la spuma è bianca e cremosa, con un perlage continuo e sottile. Il profumo è complesso e intenso, con note di ciliegia matura, mora e mela rossa e al gusto il vino risulta pieno e avvolgente, di notevole equilibrio e grande persistenza. Caratteristiche che rendono questo spumante il partner perfetto per un aperitivo o per un accompagnamento a tutto pasto. In questi mesi si è fatto largo anche quello che viene chiamato “spuntinomania” e cioè la tendenza ad avere durante la giornata più momenti conviviali. Perfette per queste occasioni soprattutto le bollicine. Tra quelle di maggior pregio quelle di Altemasi, Trentodoc di Cavit che si coniuga con la salubrità, con lo star bene. Dall’altro, crescita esponenziale del ‘locale’, del genius loci: le persone cercano prodotti radicati ai territori, che raccontino una storia, che abbiano un carattere. Ancora, c’è una grande attenzione alla riduzione del consumo di zuccheri e di carne, che chiama in causa il consumo di vini più leggeri, ma anche quella che definiamo ‘spuntinomania’, il bisogno di avere più momenti conviviali nella giornata, che apre a nuove occasioni di consumo. Inoltre -prosegue Risso- come cresce l’attenzione alla cucina cresce anche quella per l’abbinamento vino-cibo, e in questo il boom dell’online ha aiutato moltissimo. È molto forte, ancora, il tema della green identity, che non è solo l’essere bio o non bio, ma complessiva, va ben oltre il prodotto e riguarda tutto il modo in cui opera il produttore. E anche per questo è sempre più importante guardare al cosiddetto packaging narrante, che racconti non solo il pro-
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