59 Food&Beverage | settembre-ottobre 2021 BERTANI Linea Valpantena dà valore al territorio La Valpolicella Valpantena è da sempre il distretto identitario di Bertani, che nel 1857 vede nascere in questa vallata la sua sede produttiva. Così, l’azienda veronese, che ha dimostrato di credere nelle potenzialità di questa zona, oggi investe in un progetto che dà valore al territorio e che mira a porre maggiore cura e attenzione alla valorizzazione delle diverse anime della Valpolicella. Bertani è convinta che un vino di prestigio debba avere una solida tradizione con la capacità costante dell’azienda di essere all’altezza di tale immagine; coerenza con la vocazione del territorio di produzione; impegno per la qualità, non solo del prodotto ma anche dei processi produttivi; stretto rapporto con il luogo d’origine e un metodo di produzione rigoroso e trasparente sono gli elementi principali che si accompagnano a un’immagine elegante, pulita, ricercata. E un packaging che sia lettura fedele del progetto. Tutto questo lo si ritrova nella linea Valpantena che comprende quattro vini: Valpolicella Valpantena, Valpolicella Ripasso Valpantena, Amarone della Valpolicella Valpantena e Recioto della Valpolicella Valpantena. Il Valpolicella Valpantena (80% corvina veronese, 20% rondinella) ha colore rubino, naso fresco di melograno e ribes, erbe aromatiche, e bocca di grande bevibilità, fresca e disimpegnata. Con il Valpolicella Ripasso Valpantena Bertani sottolinea che “due volte” non vuol dire meno freschezza: deve, infatti, il nome alla seconda fermentazione che avviene in gennaio quando il Valpolicella d’annata viene messo a rifermentare sulle bucce, ancora leggermente dolci, dell’Amarone. Prodotto con 85% corvina veronese, 10% merlot, 5% rondinella, ha un colore rubino intenso con note fruttate, di ciliegie e sottobosco, e sensazioni speziate e di cioccolato. In bocca il tannino è avvincente, il sorso carnoso e sapido. L’Amarone della Valpolicella Valpantena (80% corvina veronese, 20% rondinella) dal colore rubino intenso, al naso offre una grande ricchezza aromatica, con note fruttate, di ciliegie e mora, e speziate, di cannella e pepe. In bocca è avvolgente, morbido e cremoso, il finale è persistente, con tannini fitti e carnosi. Infine, il vino dolce da meditazione, il Recioto della Valpolicella Valpantena (85% corvina veronese, 10% merlot, 5% rondinella): ha colore rosso granato e profumi di confettura di frutti di bosco, con cenni di tabacco, cioccolato e liquirizia; al palato svela morbidezza e spessore e il finale è molto speziato. Il racconto del vino, sempre più importante per il consumatore, favorisce cantine incentrate sul territorio con una produzione che identifica il vino con quella determinata zona. Un motivo di distinzione che ha fatto suo anche Bertani, sottolineando il valore e l’identità della Valpantena messaggio e orientano il consumatore. Insomma, è in atto un allineamento del packaging al mercato le cui tendenze da questo punto di vista erano state ben anticipate nel 2017 da una ricerca di Winemonitor Nomisma sui Millennials. Dall’indagine emergeva come fra tutti gli aspetti del packaging il ruolo fondamentale venisse giocato dall’etichetta. In seconda battuta a catturare l’attenzione sono tutti gli aspetti direttamente legati al vetro. La forma della bottiglia, il colore del vetro e la presenza di loghi in rilievo diventano elementi fondamentali nella scelta. La conclusione della ricerca, che peraltro rilevava le differenze nelle reazioni dei Millennials italiani e statunitensi, indicava come parola d’ordine del successo del packaging la personalizzazione. La maggioranza dei nati fra gli inizi degli anni 1980 e la fine degli anni 1990, infatti, aveva dichiarato di ritenere che dietro una bottiglia personalizzata sul vetro
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