46 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 In cantina, poi, le uve provenienti dai diversi vigneti sono vinificate separatamente e il rosato è prodotto in maniera tradizionale per pressatura diretta o macerazione breve che consente di ottenere vini più fruttati. “Dopo il nostro grande impegno in vigna, ora stiamo ripensando la cantina, per renderla sostenibile e antispreco”, spiega Mathieu Meyer. Dopo la prima annata sperimentale, la 2020, con la vendemmia 2021 hanno visto la luce i primi rosati realizzati in conversione biologica, risultato del lavoro accurato e certosino del team: Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021 e Galoupet Nomade 2021. Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021 è prodotto con uve di proprietà al 100% ed è espressione del suo terroir, caratterizzato da distese di corbezzoli selvatici, intensa salinità marina e venti forti. La mineralità incontra la cremosità, la scorza di pompelmo si accosta alla pesca, e il finale è delicatamente salino. Un vino complesso e strutturato, la cui ricca tavolozza aromatica è frutto dell’assemblaggio di grenache (40%), il vitigno tipico della Provenza, bourbes (35%), tibouren (12%, ma forse salirà al 20%), syrol (unione di syrah e rolle, 11%) e syrah (2%). “Un uvaggio che potrà cambiare a seconda delle annate e di quanto è allo studio e in sperimentazione in questa giovane azienda -commenta Jessica Julmy- Il nostro obiettivo è elevare la Provenza, producendo rosati di alta qualità, investendo sull’origine: il Gruppo Moët Hennessy ha grandi ambizioni e anche in questa regione vuole fare la differenza”. Il vino è decisamente interessante, sorprende per la finezza e la struttura, e anche la bottiglia è particolare: non è trasparente, come d’uso per i vini rosati, ma in vetro ambrato riciclato al 70%, del peso di soli 499 grammi, caratterizzata da una incisione che rappresenta il paesaggio selvaggio della tenuta sovrastato dalla luna, a indicare il momento in cui si vendemmiano le uve: poco prima dell’alba, quando la luna è ancora visibile nel cielo. Château Galoupet Cru Classé Rosé 2021 è disponibile da maggio e indirizzato alla ristorazione e al settore horeca a un prezzo indicativo di 55 euro. Decisamente diverso e con una distribuzione altrettanto differente è Galoupet Nomade 2021, “un vero azzardo, nel quale però crediamo molto”, commenta Jessica Julmy. Il vino è un Rosé Côtes de Provence che nasce da un assemblaggio delicato ma vivace di grenache, syrah, rolle e cinsault: è fresco e leggero con sentori di bacche rosse e pompelmo e un pizzico di mineralità. Ma è il packaging a fare la differenza: una bottiglia ecologica, piatta e ultraleggera (ha un peso di appena 63 grammi) interamente realizzata in Prevented Ocean Plastic riciclata, ideata dagli esperti di packaging sostenibile di Garçon Wines con tappo a vite. Una confezione pratica, indirizzata a un segmento particolare quale quello delle spiagge, dei pic nic, delle barche: utilissimo e funzionale in tutti quei momenti in cui una bottiglia di vetro porrebbe maggiori problemi. Il nome, Nomade, è azzeccatissimo, perché è facile portarla con sé, stivarla e impilarla, godendo di un vino di qualità molto interessante. Galoupet Nomade, anch’esso disponibile da maggio, è venduto solo online, su Tannico.it e attraverso altri e-commerce europei selezionati, a circa 25 euro. (chateaugaloupet.com). Il team di enologi del domaine ha avviato progetti sperimentali per individuare varietà resistenti alla siccità e alle malattie e che abbiano caratteristiche organolettiche interessanti. A destra, alcuni dei 200 alveari presenti nella tenuta: le api sono un simbolo dell’equilibrio dell’ecosistema. Al centro, Galoupet Nomade 2021, il secondo rosato dello Château, dal packaging in Prevented Ocean Plastic riciclata, dal peso di soli 63 grammi, ideale in spiaggia, in barca, nei pic nic COVERSTORY
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