8 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 UOMINI&VIGNE BOSCARELLI Il Nocio 2018, unNobile elegante e di carattere Il Nocio è il vino di punta di Boscarelli, storica azienda familiare produttrice di Vino Nobile di Montepulciano in località Cervognano, a 300 metri sul livello del mare, immersa tra le colline che scendono da Montepulciano e guardano la Valle di Chiana. Ed è proprio un Nobile di Montepulciano Docg Il Nocio -sul mercato con l’annata 2018- che nasce in un vigneto di quattro ettari. Le viti, selezioni di sangiovese prugnolo gentile, affondano le radici in terreni di origine alluvionale che hanno caratteristiche strutturali differenti dal resto dell’azienda, con zone sabbiose e argillose ben distinte che donano ai vini tannino, frutto e acidità. L’accurata selezione in vigna, tesa a massimizzare l’espressività di questi terreni che offrono tempi differenti di raccolta, definisce la produzione delle diverse cuvée. Le uve delle differenti parcelle sono fermentate e maturate separatamente in botti di rovere di Slavonia o francese per 18-24 mesi. “Nel blend si cerca l’equilibrio e la finezza, l’eleganza e la longevità: per questo il vino matura un anno in più in bottiglia”, spiega Luca De Ferrari che segue con il fratello Niccolò l’azienda fondata dalla sua famiglia nei primi anni Sessanta con l’acquisto dei Poderi Boscarelli. Un’azienda che guarda al futuro con vini che abbiano maggior bevibilità e siano meno concentrati e con un’alta acidità. “La grandezza dei vini di un’azienda si vede da ciò che essi possono dare nel tempo”. Il Nocio 2018 -di cui si producono 5mila bottiglie- è una grande espressione del Nobile di Montepulciano: un vino importante e di bel corpo, con profumi di mirtilli e sottobosco, spezie dolci e balsamiche che emergono da un profilo aromatico ampio e complesso. Sicuramente un vino di lunga vita che negli anni evolve svelando nuove sfumature. Luca e Niccolò De Ferrari sono animati dall’ambizione e dalla passione di vedere fino dove può arrivare il Nobile, puntando sulla selezione in vigna e la grande cura in cantina, per entrare con un vino elegante ed espressivo nelle liste importanti dei ristoranti, in Italia e all’estero. La produzione aziendale è di 120 mila bottiglie, di cui poco più del 70% indirizzato all’esportazione. ASSOCIAZIONI Lorenzo Cesconi presidente della Fivi Lorenzo Cesconi, vignaiolo in Trentino, è il nuovo presidente di Fivi, la Federazione italiana vignaioli indipendenti. È stato eletto inmarzo a Piacenza durante l’assemblea ordinaria dei soci che ha visto anche il rinnovo del consiglio direttivo della Federazione. Cesconi succede aMatilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni e attualmente ricopre il ruolo di presidente di Cevi, Confédération européenne des vignerons indépendants. Lorenzo Cesconi gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con venti ettari di vigneto suddivisi tra la zona di Pressano e della Valle dei Laghi. Fa parte del consiglio direttivo della Federazione dal 2013 ed è stato vicepresidente nell’ultimo triennio. La Fivi è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e l’autenticità dei vini. STRATEGIE Cantine di Verona valorizza leDenominazioni Cantine di Verona ha approvato il primo bilancio dopo la fusione per incorporazione di Cantina Valpantena con Cantina di Custoza, avvenuta a luglio 2021. Il fatturato consolidato 2020-2021 è pari a 66.474.670 euro, con una crescita di oltre il 5%; l’utile netto è di 409.668 euro. Le liquidazioni ai soci, inoltre, sono aumentate di più del 10%. Cantine di Verona conta 110 dipendenti, distribuiti nelle tre sedi di Quinto, Custoza e Ponti sul Mincio. “La cooperativa nata dalla fusione tra due storiche realtà del territorio ha tra i maggiori obiettivi quello di valorizzare le Denominazioni del veronese, potendo contare su una maggiore forza commerciale e sulla possibilità di investimenti tecnologici innovativi -spiega Luigi Turco, presidente di Cantine di Verona- È, infatti, prevista in questi mesi la completa sostituzione dell’impianto di imbottigliamento dello stabilimento di Custoza. Questo permetterà, oltre all’incremento della capacità di imbottigliamento, la possibilità di produrre vini spumanti e frizzanti, che potranno rappresentare una delle prossime sfide commerciali del nostro Gruppo. Un altro punto rilevante è la valorizzazione di un Custoza Riserva e del Garda Doc”.
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