N°141 Aprile Maggio

81 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 sposa a servire al tavolo. Anche il tubino nero si trasforma, nell’evoluzione della figura del cameriere: ad accogliere i clienti alla reception del ristorante arriva una “divina vampira”, con un abito dal mood rinnovato da tante striscioline di chiffon effetto plissé. Ritorna il denim rivisto e corretto, così come i teschi nelle tonalità e nella creatività di Andy Warhol. Inoltre, il camouflage mimetico diventa più femminile, con un tocco di rosa. Leitmotiv della collezione è l’idea che nulla è ciò che sembra: i top sono in realtà realizzati da bandane, così come alcuni dettagli dei tubini. E, ancora: la cravatta -per lui e per lei- è anche una cintura, mentre le pochette sono in realtà dei grembiuli. Dal canto suo, la sartorialità non viene messa in un angolo, tutt’altro: la ritroviamo nelle giacche da smoking sia femminili, sia maschili, impreziosite da bottoni dorati che ritornano anche come dettaglio nei cappelli. A completare il tutto, una linea di oggettistica (complementi d’arredo, ecc...) che richiama gli abiti da sala. “Sono orgoglioso di presentare a Firenze la prima sfilata di abiti da sala e da cucina, perché sono convinto che l’abito giusto sia un elemento imprescindibile non solo per chef, maître e camerieri, ma anche per pasticceri, gelatieri e per tutte quelle figure professionali che, pur dovendo indossare una divisa, non vogliono rinunciare a una certa idea di eleganza -spiega Gabriele Bianchi- Inoltre, è un tema che rientra appieno nel mio manifesto di ‘rivoluzione sala’, un progetto che già porto negli istituti alberghieri di tutt’Italia e con il quale voglio proporre un modello di sala alternativo a quello che spesso si insegna ai ragazzi che si avvicinano a questi mondi. Cambia lo stile di cucina, non vedo perché non debba cambiare anche lo stile di servizio. E lo stile -conclude- passa anche dall’abbigliamento con cui ci si presenta al tavolo”. La collezione presentata a Firenze ha un filo conduttore. Nulla infatti è ciò che sembra. Capi e accessori sono realizzati in modo tale per cui possono trasformarsi in altri elementi della divisa. Ad esempio la cravatta può diventare una cintura e le pochette sono in realtà dei grembiuli. L’innovazione lascia spazio anche alla sartorialità con le giacche da smoking per uomini e donne. Qui a fianco, il cameriere influencer Gabriele Bianchi

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