9 Food&Beverage |aprile-maggio 2022 DISTILLATI Segretario di Stato il whisky veneto di Poli Segretario di Stato è il nuovo whisky di Poli Distillerie. Tutto ha avuto origine il 15 ottobre 2013, quando il più illustre cittadino di Schiavon, piccolo paese nel cuore del Veneto e storica sede di Poli Distillerie, venne nominato Segretario di Stato della Santa Sede: Pietro Parolin. Jacopo Poli ha voluto celebrare la nomina con il progetto di un whisky di puro malto affinato in botti di Amarone. Segretario di Stato è ottenuto da puro malto d’orzo gradevolmente torbato, distillato artigianalmente a piccoli lotti con Athanor, uno speciale alambicco appositamentemodificato. Dopo cinque anni in botti di rovere, il whisky affina per almeno un anno in botti di Amarone, che trasferiscono al distillato alcuni tratti distintivi di questo vino. Il bouquet aromatico ricorda una coppa di frutta secca tostata, uvetta, prugne, cioccolato e spezie affumicate; al gusto è fruttato e speziato, con note di malto e legno fresco; finale armonico e persistente, retro-olfatto elegante, mediamente torbato. Il nome Segretario di Stato, nonché la pianta di piazza San Pietro raffigurata in etichetta, sono state debitamente autorizzate dalla Segreteria di Stato della Santa Sede. Il primo lotto, imbottigliato nel dicembre 2021, è stato prodotto in edizione limitata in 1.898 esemplari in cofanetto di legno. REBRANDING Bertani Domains diventa Angelini Wine & Estates Bertani Domains diventa Angelini Wines & Estates. La realtà formata dai Tenimenti Angelini (le toscane Val di Suga, Tenuta Tre Rose, San Leonino, la friulana Cantina Puiatti e la marchigiana Fazi Battaglia) e dalla Cav. G.B. Bertani, storica azienda della Valpolicella, cambia nome. Nel 2022 Angelini torna quindi protagonista nel mondo del vino e, con la nuova denominazione sociale, conferma la volontà di continuare a investire nel settore vitivinicolo. Angelini Wines & Estates è oggi un gruppo di aziende vinicole che conta un totale di 1.700 ettari di proprietà, di cui 460 vitati, per una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie l’anno, un fatturato di 25 milioni di euro e 101 dipendenti. Lo storico marchio triangolare è sostituito da un segno aperto, caratterizzato da linee curve, che parla di inclusività e accoglienza e che sottolinea al contempo la dinamicità dell’universo Angelini. Diversificazione del business e vocazione industriale sono infatti le parole d’ordine alla base del renaming. Nella foto, Ettore Nicoletto, presidente e Ceo di Angelini Wines & Estates. CONSORZI Gladich alla guida dei vini del Soave Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio tutela vini del Soave e guiderà in qualità di direttore anche il Consorzio tutela vini del Lessini Durello, il Consorzio tutela vini dell’Arcole e il Consorzio tutela vini del Merlara. Nato a Pordenone, laureato in Scienze forestali, Igor Gladich, classe 1983, ha maturato una lunga esperienza in ambito vitivinicolo ricoprendo incarichi pubblici di rilievo che dal 2010 al 2018 lo hanno visto impegnato in Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti) e dal 2018 fino al nuovo incarico in Regione Veneto, Direzione Agroalimentare. Gladich inoltre è stato membro effettivo del Comitato nazionale vini Dop per il triennio 2018 -2021 e per il triennio 2021-2024 lo è in qualità di coordinatore regionale, con competenza in materia di tutela e valorizzazione qualitativa e commerciale dei vini Dop e Igp. Nella foto, il neo direttore tra il presidente Sandro Gini e Lucia Vesentini, responsabile comunicazione. MONTALCINO Ferragamo cede Castiglion del Bosco A Montalcino passa di mano Castiglion del Bosco. La tenuta, che dal 2003 è di proprietà di Massimo e Chiara Ferragamo e che si estende per 2 mila ettari di cui 62 a vigneto nel cuore della Val D’Orcia, con resort di lusso, golf club e cantina di Brunello, è stata venduta a un importante family office internazionale, sembra per 200 milioni di euro. “La decisione di questo avvicendamento nasce con l’obiettivo di garantire lo sviluppo sia della parte ospitalità, sia di quella agricola dell’intera proprietà e avviene nel segno della continuità -spiegano a Castiglion del Bosco- Massimo e Chiara Ferragamo rimangono infatti coinvolti nell’azienda e viene confermato anche il management a partire dal Ceo Simone Pallesi”. Castiglion del Bosco è una delle tenute più grandi e storiche del territoriomontalcinese ed è tra i soci fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino, nel 1967; produce250milabottiglie.
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