N°142 Giugno Luglio

48 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 I luoghi rinnovati e trasformati sono spessoevocativi di ciò che sono stati in precedenza. Forse è quasi inevitabile, a volte auspicabile, che quegli stessi spazi e volumi mantengano intrisa un po’ dell’energia positiva che li ha animati per un determinato periodo e che questa continui a esprimersi ancora nei nuovi ambienti. È il caso di Hostaria Castello a Venezia, aperto da qualche mese nell’omonimo Sestriere della città lagunare, quello più verace e scostato dai circuiti turistici classici, a pochi passi dai Giardini della Biennale e dall’Arsenale. Ci si arriva con il vaporetto a fermata San Zaccaria, ma anche a piedi da piazza San Marco. Hostaria Castello è un grazioso ristorante di design, con soli 18 coperti, ricavato nell’ex agenzia di viaggi che anni fa staccava biglietti per il mitico Orient Express, il servizio ferroviario privato di lusso che tuttora attraversa l’Europa da Venezia a Istanbul. Del celebre treno blu e oroma, soprattutto del raffinato vagone ristorante, Hostaria Castello richiama l’allure delle luci soffuse a toni arancione, il colore verde ottanio dei divanetti capitonné in velluto liscio, i tavolini con le abat-jour, le maioliche decorate e anticate del pavimento, gli intarsi amotivi bizantini del bancone. Il locale riporta grazie a molti piccoli dettagli a quell’atmosfera intima e sognante dei leggendari viaggi a bordo del treno raccontato anche nei gialli di Agatha Christie. Le due salette con la cucina parzialmente a vista si ispirano, per concept, ai café ottomani del secolo scorso, come pure la fotografatissima porta blu, intrigante e misteriosa. Il tutto inquadrato in un’estetica che celebra la gloriosa architettura e lo stile di Venezia, ma anche la semplicità delle piccole cose. È stato lo studio d’interni dei designer Michela Amadio e Claudette Navarro a conferire al locale uno spirito piacevolmente internazionale, calibrando diversi materiali e cromatismi per emozionare e invitare gli ospiti alla convivialità. Obiettivo pienamente raggiunto, perché il locale sta riscuotendo molto successo, soprattutto fra i turisti stranieri in transito nella città per far vivere loro un’esperienza diversa. Anche in cucina i gestori hanno fatto sul serio: il menu a quattro mani è a firma dello chef stellato Luca Veritti e si ispira alla tradizione veneziana di terra e di mare. Tra i piatti in carta ci sono, naturalmente, il fegato alla veneziana preparato nella versione con polentina morbida e salvia crocGermana Cabrelle VENEZIA L’Hostaria Castello evoca l’Orient Express Liste di attesa anche di quindici giorni per questo grazioso ristorante dall’atmosfera intima fuori dai giri turistici classici. Diciotto coperti in un ambiente raffinato con cucina a quattro mani della tradizione veneziana Atmosfera da vagone ristorante del mitico treno per l’Hostaria dallo spirito internazionale che riscuote molto successo fra i turisti stranieri che affollano Venezia. Due salette con cucina parzialmente a vista, il richiamo ai café ottomani e una porta blu molto apprezzata

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