58 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 Nel fermento di nuove proposte non potevano mancare le etichette degli spumanti. Le bollicine continuano a piacere, il rosato è sempre più apprezzato e quindi l’abbinamento era inevitabile. Il metodo Classico esalta in maniera particolare questa tipologia. Sopra, la cantina di Bellavista, in Franciacorta Puglia. Alcuni dei vini con queste Indicazioni geografiche nulla hanno da invidiare in termini qualitativi e di posizionamento di prezzo ai rosati Doc e Docg e poi ci sono volumi importanti con scarsa identità. Evidentemente il mercato va bene così e sottoporsi a disciplinari che limitano la flessibilità della produzione non trova una ragione sufficiente nella qualificazione dei vini che non necessariamente e velocemente garantisce un maggior valore riconosciuto da un prezzo superiore. Diversi sono stati negli anni scorsi gli aggiustamenti dei disciplinari di produzione anche di diverse Denominazioni storiche di vini rosa, come il Chiaretto di Bardolino e il Valtènesi, per definirne meglio qualità e identità con indubbi risultati di mercato e di garanzia per i consumatori. Questo consolida i poli di produzione a Denominazione, che hanno numeri più o meno importanti e alle spalle una schiera di produttori che credono nelle potenzialità del territorio per la produzione dei vini rosati. In prospettiva, ad esempio, la produzione di Valtenesi, sulla sponda Ovest del Lago di Garda da uve groppello, potrebbe aumentare configurandosi come una opportunità da cogliere sulle rive del Garda più a Sud, nella zona del Lugana compresa nel territorio della Denominazione. E, ancora, il vino rosa della parte veronese del Garda, a prevalenza di corvina, da quest’anno approda alla nuova menzione con l’annata 2021 che antepone Chiaretto a Bardolino, mettendo in evidenza la tipologia. È il vino rosa Doc italiano che vanta la produzione numericamente più importante -9,5 milioni di bottiglie vendute nel 2021- e guarda avanti con Corvina Manifesto, BELLAVISTA L’avvolgente FranciacortaGrande Cuvée Alma Rosé Grande Cuvée Alma rappresenta la vera essenza della Franciacorta e l’idea di armonia del Metodo Franciacorta firmati Bellavista. La versione rosé è realizzata prevalentemente con uve chardonnay (65%) unite al 35% di pinot nero da viti di 25 anni di età. L’affinamento avviene per il 37% in piccole botti di rovere e per il 63% in acciaio inox. Grande Cuvée Alma Rosé non dosato, cioè senza aggiunta di liquer d’expedition, vuole esprimere il lato più puro della Franciacorta. Il perlage è piacevolmente fine e raffinato, dinamico ai limiti dell’esuberanza nel formare la corona. Il colore è quello regale dell’oro rosa antico, delicato e di estrema eleganza. Il profumo è ampio, contraddistinto da fragranti note di fiori bianchi mediterranei che si armonizzano a sentori di agrumi ben maturi. Il bouquet predominante è caratterizzato da un raro incontro tra note fresche e intense di frutta a pasta gialla, pesca nettarina e litchi, e generosi accenti di bacca rosa, melograno e sambuco rosa. Delicati accordi di cioccolato bianco, cacao, mandorla e marzapane sorprendono gradevolmente. Il sapore è perfettamente corrispondente al naso, sottilmente setoso, avvolgente e lungo. La sua struttura, estremamente fine, è un delicato intreccio che perdura nel tempo. Un vino di pregio, di grande persistenza e freschezza. SPECIALE
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