66 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 PALMENTO COSTANZO Rosati dell’Etna di grande piacevolezza ed equilibrio Palmento Costanzo è il progetto di vita di Mimmo e Valeria Costanzo avviato nel 2010. L’azienda sorge sul versante nord dell’Etna, in contrada Santo Spirito, nella frazione di Passopisciaro. Il luogo, ricco di biodiversità, vanta un palmento ottocentesco che, finemente ristrutturato, si inserisce nel paesaggio collinare del Parco Naturale dell’Etna. L’antica struttura in pietra lavica è il cuore produttivo di Palmento Costanzo e al suo interno si seguono le antiche tecniche di vinificazione impiegando le più moderne tecnologie, vasche termoregolate in acciaio inox, Ovum (botti in rovere francese a forma ovoidale che sfruttano i moti convettivi per favorire un bâtonnage naturale), botti Stockinger e anfore. La filosofia produttiva che contraddistingue Palmento Costanzo, che vanta 18 ettari di cui una decina a vigneto, è votata a una agricoltura biologica e sostenibile. I vini sono prodotti utilizzando lieviti indigeni selezionati, sulla base di una ricerca sviluppata su diversi campioni del vigneto e impiegati anno dopo anno durante la vinificazione. La cantina produce attualmente 100 mila bottiglie da vitigni nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante e catarratto. Tre le linee prodotte: Mofete, vini di piacevolezza ed equilibrio, Di Sei, autentica espressione dell’Etna, e le Contrade, che con un approccio parcellare esprimono le sfaccettature del terroir e dei nerelli; ad esse si accosta il vino più pregiato: l’Etna Doc Rosso Prefillossera. I vini rosati sono due: Mofete Rosato e Brut Rosé Etna Doc. Mofete Rosato è prodotto con le prime uve di nerello mascalese vendemmiate a metà settembre; dopo la macerazione prefermentativa a freddo e la fermentazione in acciaio, matura quattro mesi in acciaio a contatto con le fecce fini; al sorso sprigiona freschezza, un grip tannico più verace in cui apprezzare la consistenza del frutto in un finale sapido. Il Brut Rosé Etna Doc Metodo Classico ottenuto anch’esso con uve nerello mascalese, con i suoi 24 mesi sui lieviti è uno dei pochissimi rosati, nel panorama delle bollicine etnee, con un corpo morbido e succoso: i tannini fragranti concorrono a presentare un sorso persistente, deciso e iodato nel finale. Tutti i vini di Palmento Costanzo sono distribuiti in Italia da Sagna SpA. SPECIALE Sempre di più la Sicilia entra nel mercato dei vini rosati con prodotti interessanti realizzati con vitigni tipici, come Palmento Costanzo che sull’Etna punta sul nerello mascalese per le sue etichette rosé ferme e spumanti sul vino, infatti, riguarda il vino rosso seguito dal bianco al 24,5%. I prezzi di vendita online, al contrario, possono essere paragonati alla pari e la stessa indagine evidenzia che quelli dei vini rosati hanno tenuto, con una diminuzione pari solo al 7%, contro il 25% dei bianchi e quasi del 15% dei rossi. Allargando lo sguardo al mondo, il consumo di rosati è in crescita nel lungo periodo, nonostante una piccola flessione dell’1% nel 2019, quando ha raggiunto i 23,6 milioni di ettolitri con un aumento rispetto al 2002 del 23%. La produzione è stata di 23 milioni di ettolitri nel 2019 -pari al 10% dei vini tranquilli- diminuendo del 7%, quindi più marcatamente dei consumi, creando una certa tensione sui mercati. Tuttavia, dal 2003, la produzione mondiale è sostanzialmente stabile, oscillando tra i 23 e i 26 milioni di ettolitri all ’anno. Questi i dati dell’Observatoire Mondial du Rosé, creato nel
RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==