86 Food&Beverage |giugno-luglio 2022 Un “cocktail bar itinerante”, così definisce se stesso Nicola Righi. Viaggiatore instancabile, bartender nell’anima e spirito romantico, ha seguito un’ispirazione nata da bambino. “Una sera entrai con mio padre in un locale di Urbino -ricorda- Rimasi a fissare tutto il tempo il barman in smoking dietro al banco: i gesti sicuri ed eleganti, il portamento agile e fiero. Dissi: ‘Voglio fare questo da grande’ e non homai cambiato idea”. Dalla scelta di frequentare l’Istituto alberghiero alla decisione di partire, finita la scuola, viaggiando per conoscere il più possibile della miscelazione e dell’ospitalità. Da Londra a Cuba, dalle Canarie all’Irlanda, passando per Milano, Righi ha incamerato quante più esperienze poteva, dalla spillatura della birra a regola d’arte al rapportarsi con una clientela competente ed esigente, lavorando in locali diversi per offerta e stile o “girando” come cliente per carpire i segreti più profondi delle location all’avanguardia. “Dai diciannove ai venticinque anni ho viaggiato e lavorato ovunque, ma l’obiettivo era tornare a casa e aprire il mio locale”. Molti l’hannomesso in guardia quando, nel 2017, ha inaugurato, a Urbino, The Old Twenties: sembrava un progetto azzardato per una cittadina, universitaria sì, ma lontana dal circuito e dal gusto internazionale. Ma era una sfida. Qualcosa a cui Nicola non sapeva resistere. Ed era il suo sogno. Romantico e testardo, ma anche pratico, consapevole che sono le certezze a fare la differenza nella vita e nella carriera; per questo si è circondato di amici, un team di collaboratori a cui lo lega prima di tutto un’amicizia di vecchia data. “Io guardo al futuro. Non ho paura di cambiare, ma solo perché ho la certezza di portare il passato con me ovunque”. Non che sia stato facile, ma con questo spirito ha chiuso, dopo cinque anni, The Old Twenties, non prima però di aver raggiunto traguardi da record, dall’essere annoverato tra i migliori 160 locali d’Italia a premi che hanno riconosciuto la creatività e l’originalità della miscelazione di Righi. Un professionista dalle basi solide a cui piace giocare, con se stesso, con i clienti, con le aspettative. “Ingannare” gli occhi, sorprendendo il palato. Difficile bere una sua creazione in un bicchiere di vetro. Oggi, forte di “essere The Old Twenties”, ha scelto di rimettersi in gioco; imprenditore di se stesso, ha trovato uno spazio dove esportare le sue idee, il suo locale, non fisicamente ma nell’essenza. Sedotto da Madonna di Campiglio, conquistato dall’incontro con il titolare di Shane at Bar Maturi, ha preso le redini del cocktail bar, sempre innamorato del lavoro, sempre pronto a indossare uno smoking e preparare Martini. Con amici al seguito, naturalmente: chi a seguirne l’aspetto comunicativo, chi quello dell’immagine, chi quello burocratico. Perché partire, cambiare, è bello; guardare al futuro, elettrizzante. Ma solo se riesci a portare con te tutto quello che hai fatto prima. SPIRITBARMAN Folgorato dalla vista di un barman, sceglie l’alberghiero, gira il mondo e fa esperienza con l’obiettivo di tornare. Gli anni al The Old Twenties, la fine di un’epoca e la voglia di rimettersi in gioco Manuela Caspani Nicola Righi, bartender con la valigia in mano IL COCKTAIL Rinascimento Urbino 4,5 cl Ramsbury Gin 2,5 cl Oscar Vermouth dry 1 bar-spoon di miele di lavanda Unire tutti gli ingredienti in un mixing glass e miscelare per 20 secondi per permettere al miele di sciogliersi bene. Versare in una coppa Nick & Nora ghiacciata e decorare con fiori di lavanda, tè e dei fermentati. Un drink fresco, floreale, moderatamente alcolico e molto trendy.
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