N°143 Settembre Ottobre

37 Food&Beverage |settembre-ottobre 2022 anche un processo di invecchiamento che ha rivelato tutte le sue sfaccettature. Questa Cuvée vanta la freschezza aromatica dello Chardonnay, la cifra stilistica di Ruinart: tessuta dal tempo, essa si esprime con profondità, ampiezza e complessità ancora maggiori. Ha sintetizzato Frédéric Panaïotis: “Serve tempo, una visione e un pizzico di audacia per produrre un grande Millesimato. L’annata 2010 è un punto di svolta: celebra l’impronta di un anno tramite un grandioso Blanc de Blancs, adesso maturato con un tappo di sughero”. Scienza, visione e tradizione si incontrano in un materiale nobile che è anche ecologico: l’albero del sughero rinnova la sua corteccia ogni nove anni a partire dalla prima raccolta, che avviene 23 anni dopo che l’albero è stato piantato. In conseguenza della ripresa di questa antica tradizione, anche la sboccatura ritorna a essere un’operazione manuale, come quando si usavano gabbie metalliche per sigillare il sughero. Dopo Frédéric Panaïotis, Chef de Caves di Ruinart, con Francesca Terragni, Direttore Marketing e Comunicazione Moët Hennessy Italia, a sinistra, e Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart, alla presentazione del Dom Ruinart 2010 che vanta un nuovo immacolato packaging ecosostenibile che richiama le cave di gesso in cui maturano i vini della Maison

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