47 Food&Beverage |settembre-ottobre 2022 sostenibilità, che abbiamo cominciato a perseguire 20 anni fa promuovendone il valore e ottendo la Certificazione ministeriale Sqnpi come garanzia di salubrità e affidabilità a vantaggio dei consumatori”. Umberto Pichler, direttore tecnico del Gruppo, ha spiegato la genesi del Teroldego: “Abbiamo fatto una zonazione sperimentale che ha contemplato anche le analisi analitiche e sensoriali delle microvinificazioni dei vini ottenuti dalle diverse parcelle e abbiamo selezionato 9 cru. Grazie al più stretto legame con i vigneti di origine otteniamo vini di elevata qualità, unici e originali, esaltiamo il contributo di soci e vigneti che si sono distinti negli anni per la costanza qualitativa. Molto importante nel percorso di elevazione generale della qualità è il coinvolgimento in un esercizio di stile dal vigneto alla bottiglia di tutte le parti coinvolte. Il nostro è un progetto enologico e non commerciale che punta a un’elevazione generale della qualità coinvolgendo dal vigneto alla bottiglia tutte le parti interessate”. Il Teroldego Musivum non sarà prodotto in tutte le annate, ma solo in quelle che lo meritano (la 2017 non uscirà, mentre la 2018 è da valutare). L’eccezionalità della vendemmia 2016 ha evidenziato le potenzialità enologiche del vitigno, rafforzate ulteriormente dall’unicità del terreno della Piana Rotaliana. Infatti, le condizioni ambientali favorevoli dell’anno hanno permesso di ottenere uve con un’ottima concentrazione zuccherina e aromatica. Il vino è rimasto a maturare per 14-16 mesi in botti di legno, mentre una piccola parte è stata affinata in anfore di terracotta: il connubio del legno con la terracotta esalta il profilo aromatico di queste uve e favorisce l’evoluzione della struttura tannica; infine, il Teroldego affina in bottiglia per oltre tre anni. Ne risulta un rosso maestoso, generoso nelle note di piccoli frutti -in particolare di mirtilli maturi- fino ai sentori speziati, per arrivare ad aromi di mandorla, tabacco e liquirizia che derivano dalla maturazione nei piccoli contenitori di legno, perfettamente integrati con il suo patrimonio di aromi fruttati. Al gusto si presenta vellutato, armonico, ricco e fragrante. Il Teroldego si affianca agli altri 5 vini del progetto Musivum: Müller Thurgau Trentino Doc Superiore, Pinot Grigio Trentino Doc Superiore, Chardonnay SüdtirolAlto Adige Doc della Kellerei Salurn, cantina associata al Gruppo; Gewürztraminer Trentino Doc Superiore e Marzemino Trentino Doc Superiore della Cantina di Ala, partner anch’essa del Gruppo Mezzacorona. Sono vini indirizzati esclusivamente alla ristorazione di eccellenza. In alto, il presidente del Gruppo Luca Rigotti e, a fianco, Mirta Menestrina dell’omonimo Maso, le cui uve hanno contribuito alla produzione del Teroldego
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