80 Food&Beverage |settembre-ottobre 2022 Francesco Torlaschi PRODOTTI Il surgelato riparte anche con il Fuoricasa Il Rapporto annuale racconta di una ripresa dei consumi anche se non siamo ancora ai livelli prepandemia. Nuovo record di consumo pro capite, ma qualche nube oscura il 2022. E poi c’è il problema dell’anacronistico asterisco sui menu Il surgelato italiano riprende quota. Inizia a scrollarsi di dosso il calo dovuto alla pandemia e ai lockdown e riprende la marcia. Secondo il Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia realizzato da Iias, Istituto italiano alimenti surgelati, il 2021 ha registrato consumi per 941.561 tonnellate con una crescita di oltre il 5% sul 2020 attestandosi su un valore di mercato che oscilla tra i 4,6 e i 4,8 miliardi euro, pari al +5,3% nei confronti dell’anno precedente. Un successo che è valso un nuovo “record” di consumo pro capite di questi prodotti, salito a 16 kg (contro i 15,2 kg del 2020). Determinante nella crescita non solo il risultato ottenuto dal Retail, che è aumentato dell’1,7% a volume, ma soprattutto dal Fuoricasa, ripartito con un incremento del 19,6% dopo il brusco crollo del 2020 (-37%). La ripresa, però, deve essere consolidata, visto che il mercato non è ancora tornato ai valori pre-pandemia. “Lo scorso anno è stato ancora una volta molto importante per i consumi dei prodotti sottozero -spiega Giorgio Donegani, presidente Iias- Abbiamo avuto l’ennesima conferma di come i surgelati siano diventati parte integrante delle scelte alimentari di tutti gli italiani, grazie ai loro numerosi e unanimemente riconosciuti punti di forza: l’alto livello qualitativo delle materie prime; l’elevato apporto nutrizionale; la sempre più vasta ampiezza della proposta; l’enorme praticità d’uso; la disponibilità costante in ogni periodo dell’anno; la grande valenza anti-spreco e, in generale, la rispondenza alle crescenti esigenze di consumo sostenibile”. Alla ripartenza delle vendite hanno contribuito anche e-commerce e door-to-door, che oggi rappresentano circa il 10%di tutti i consumi di surgelati in Italia, con un significativo incremento delle vendite online, che dopo gli aumenti record del 2020 hanno continuato a crescere, nel 2021, del 20,6% a volume e del 17,4% a valore. Le scelte dei consumatori hanno continuato a premiare i vegetali, leadership per volumi consumati nel Retail, pur con una lieve diminuzione rispetto al 2020 (-2%) con 255.400 tonnellate. Eccellente la performance di quelli preparati (+12,6%), che si confermano un valido alleato per chi guarda al benessere e a elevati contenuti nutrizionali. Il consumatore sempre più spesso sceglie proteine a base vegetale e nei surgelati trova una gamma di offerta in continua crescita. Buoni risultati anche per i prodotti ittici, con 113.300 tonnellate nel Retail (+2%); amate tanto per il gusto quanto per la praticità, le patate surgelate (fritte ed elaborate) si sono classificate sul terzo gradino del podio, totalizzando consumi per 85.700 tonnellate (+7,2% sul 2020). Anche pizze e snack hanno fatto registrare un incremento dei consumi (+1,8%), toccando le 92.400 tonnellate. A trainare il segmento con un significativo +4,2% gli snack salati, a conferma della dimensione casalinga dell’aperitivo. Con 37.400 tonnellate circa, i piatti ricettati hanno segnato l’incremento percentuale più elevato: +10,2%. Eppure, oggi permangono ancora alcune condizioni, esclusivamente (o quasi) italiane, il cui superamento consentirebbe ai surgelati di assumere anche fuori casa l’importanza che meritano per le loro qualità di gusto, varietà, salute, sicurezza e lotta allo spreco alimentare. “Per quanto riguarda l’anno in corso, si è aperto con non poche criticità -spiega il presidente Iias, Donegani- L’aumento dei La fine delle limitazioni ha ridato slancio ai consumi fuoricasa dei surgelati anche se non si è ancora tornati ai valori prepandemia. Alla ripresa delle vendite hanno contribuito anche i buoni risultati delle vendite online e di quelle door-to-door. La leadership è sempre dei prodotti vegetali
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