N°144 Novembre

23 Food&Beverage | novembre 2022 VENETO Brut Rosa Dodici Lune elegante e armonioso La cantina Col Vetoraz di Valdobbiadene (Tv) produce da 15 anni il suo Brut Rosa Dodici Lune, uno spumante dalle eleganti sfumature ottenuto con il metodo Charmat lungo. Realizzato con uve pinot nero dell’Alto Adige vinificate in rosa, ha colore salmone e, nonostante una lunga maturazione sui lieviti, mantiene una fragranza aromatica ancora riconducibile al frutto, un perlage fine e persistente, una spuma cremosa e un bouquet armonioso. Al palato si presenta asciutto, armonico e di buona lunghezza e i suoi profumi richiamano la frutta di bosco e il lievito maturo. Con quattro grammi di livello zuccherino è quindi molto austero, ma, come nel pieno rispetto della filosofia di Col Vetoraz, mantiene un grande indice di rotondità. Si presenta quindi morbido e persistente. DISTILLATI Eugin Vodka, morbida e di gran carattere Eugin Distilleria Indipendente presenta Eugin Vodka. È la nona referenza della gamma: arriva infatti dopo i due gin continuativi (il N°7 e il N°9), i quattro stagionali, lo Sloe Gin e il navy strenght Foresta. “La decisione di ampliare la produzione con il primo prodotto diverso dal gin -spiega Eugenio Belli, master distiller di Eugin- deriva dal desiderio di valorizzare la base del nostro lavoro, e che di conseguenza viene coperto da tutte le altre botaniche: l’alcool neutro da grano tenero“. Il risultato è una vodka di grande qualità che abbandona la neutralità di gusto e presenta un proprio carattere. Al naso emerge un sentore erbaceo e di crosta di pane; in bocca è morbida, con lievi sentori di nocciole e tostato, con la nota dolce del grano a chiudere insieme a un sorprendente accenno di spezie. Ottima bevuta liscia ghiacciata, ma anche in miscelazione in cocktail classici. ISOLA DEL GIGLIO Scoglio Nero, ansonica dai profumi mediterranei Tenuta Isola nel Giglio conta poco più di un ettaro di vigna in cui nasce l’ansonica dell’etichetta Scoglio Nero, un bianco in cui è racchiusa la storia, la tradizione e l’intenso e variegato paesaggio isolano da cui ha origine. Dal colore giallo dorato brillante con lievi riflessi ambrati, questo vino esprime tutto il carattere della macchia mediterranea, con note che rimandano all’elicriso, alla camomilla e ai canditi, arricchite da una leggera ed elegante nota legnosa. Nato dal desiderio di valorizzare gli affascinanti luoghi del vino del Giglio, l’ambizioso progetto di Tenuta Isola nel Giglio porta la firma di Philippe Austruy, imprenditore francese che nel 2019, con l’aiuto dell’agronomo e direttore Alessandro Fonseca, individua e acquista un piccolo vigneto e qui fonda la cantina vinicola. Il nome Scoglio Nero è un toponimo che rende omaggio alla conformazione rocciosa del territorio: il vitigno ansonica trova qui un adattamento qualitativo unico, contraddistinto da una vigoria importante e da una spiccata resistenza alla siccità. “L’obiettivo enologico è stato ricercare la massima espressione qualitativa di questo particolare vitigno, analizzando ogni aspetto della coltivazione e della vinificazione per riprodurre in chiave moderna un vino antico”, spiega Alessandro Fonseca. PIEMONTE La Tota, espressione della Barbera d’Asti Docg Colore rosso rubino intenso con venature purpuree, profumo intenso con note di ciliegia, prugna matura e leggera vaniglia da rovere. Al palato è pieno, denso, morbido, con un bell’equilibrio tra le note di spezie, la vaniglia del legno e la frutta rossa. È La Tota Barbera d’Asti Docg, emblema della filosofia produttiva di Marchesi Alfieri di San Martino Alfieri (At) che nasce da uve barbera provenienti da vigneti differenti per età, esposizione, terreno e clone, e rappresenta una delle migliori interpretazioni del vitigno icona delle Terre Alfieri. Le uve da cui ha origine La Tota sono raccolte e vinificate separatamente e solo dopo la fermentazione malolattica si provvede all’assemblaggio finale. Spiega l’enologo Mario Olivero: “È una Barbera frutto di una selezione e assemblaggio di vigneti differenti, seguiti da un affinamento in botti, barrique e tonneau allo scopo di valorizzare e fissare il potenziale qualitativo dell’uva che lo ha prodotto, conferendo al vino la caratteristica di poter essere consumato nei suoi primi anni e, al tempo stesso, affinato per altri 6-8 anni”. L’etichetta deve il suo nome a uno dei componenti più noti della famiglia Alfieri di Sostegno: Adele Alfieri di Sostegno, conosciuta con il soprannome “la Tota”, che in dialetto piemontese significa “donna non sposata”.

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