42 Food&Beverage | novembre 2022 elegantemente le diverse espressioni aromatiche di quell’anno con un vasto spettro di vini provenienti da differenti appezzamenti e da undici annate diverse. In totale, i vini di riserva costituiscono il 45% del blend finale, apportando complessità e rotondità. L’arte del creare un blend da così tante differenti annate dona a Krug Grande Cuvée la sua pienezza di sapori e aromi unica, impossibile da esprimere con i vini di una sola annata. Nel calice questo Champagne ha un colore dorato chiaro e un sottile e vivace perlage, profumi di fiori sbocciati, frutti agrumati, aspri e asciutti, marzapane e pan di zenzero; in bocca si avvertono note grigliate, sentori di pasta di mandorle, mela cotogna, frutta disidratata, limone e limoncello. L’altro Champagne al quale gli chef potevano abbinare le loro preparazioni è Krug Rosé 26ème Edition, che unisce eleganza e struttura. È un blend di 28 vini di 7 diverse annate, la più giovane del 2014, la più matura del 2005. Il vino è completato dall’11% di vino Pinot Noir di Aÿ e Taissy che dona una particolare nota speziata e una bella struttura. La sua composizione finale è 44% Pinot Noir, 30% Chardonnay e 26%Meunier. Gli Chardonnay provengono dalla Côte des Blancs e dalla Montagne de Reims, e il Pinot Noir da Sacy, particolare per le note di ribes rosso; il blend prevede vini di altre 6 annate e Chardonnay del 2006 che gli conferiscono rotondità; i vini di riserva sono il 33% del blend finale. Il vino riposa per sette anni nelle cantine, un lungo periodo che gli consente di acquisire espressività ed eleganza. Ne risulta uno Champagne dal colore rosa pallido, elegante, che esprime al naso aromi di rosa, prosciutto crudo, gelso, ribes rosso, peonia, pepe e pompelmo rosa. Al palato ha un sapore delicato di miele, agrumi e frutta essiccata accompagnato da un lungo finale. Versatile e carismatico, il riso è la spina dorsale di emblematiche ricette nazionali in tutto il mondo, perfetto sotto i riflettori, ma anche come attore non protagonista. A Jiulie Cavil piace, il riso: “Mi ricorda i viaggi, dalla paella spagnola al risotto italiano, al sushi giapponese; è un’opportunità di scoprire diverse culture tramite la gastronomia. Sotto la superficie di un elegante piatto di riso c’è una grande tecnica che potrebbe passare inosservata: a seconda dello stile dello chef ha la capacità di assumere molte espressioni differenti”. Come hanno dato prova 75 chef stellati delle Krug Ambassade di 26 Paesi che permettono, con le loro ricette, di fare un viaggio gastronomico intorno al mondo: 75 ricette inedite che sono state raccolte nel libro Rice Here, Right Now dove, appunto, ogni preparazione è abbinata a Krug Grande Cuvée 170ème Édition o a Krug Rosé 26ème Édition: una preziosa opportunità per immergersi nelle menti creative di famosi e talentuosi chef. “Le Krug Ambassade non sono semplici estensioni della Maison, ne sono il cuore pulsante -commenta Olivier Krug- Gli chef sono consapevoli che la condivisione è uno dei nostri pilastri e condividono i nostri valori, l’impegno per la qualità e un raffinato spirito anticonformista”. Questo libro è più di un ricettario, è un incontro tra creativi, la chef de Caves Julie Cavil e gli chef delle Krug Ambassade che rivelano le infinite possibilità di un singolo chicco di riso. Sotto, Julie Cavil, Chef de Caves della Maison Krug dal 2020. Sopra, alcuni degli chef italiani delle Krug Ambassade che hanno accettato la sfida della Maison: Antonio Guida del Seta del Mandarin Oriental Milan e il suo Risotto al limone con peperoni, formaggio di capra e cardamomo nero, e Paolo Lavezzini de Il Palagio del Four Seasons Hotel Firenze con Risotto leggermente affumicato con cavolfiore di stagione. Entrambi i piatti sono stati abbinati a Krug Grande Cuvée 170ème Édition
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