N°144 Novembre

60 Food&Beverage | novembre 2022 di tre bollicine al bicchiere, un metodo Martinotti, un metodo Classico nazionale e uno Champagne, quindi la versatilità di abbinamento con i diversi piatti è garantita. Vista la nostra contiguità con un territorio vocato alle bollicine (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg) diamo spazio alle produzioni locali di livello che il cliente assaggia volentieri. Tuttavia a essere maggiormente richiesti sono i metodo Classico ben rappresentati in carta, Trentodoc, Franciacorta, Oltrepò Pavese e, per l’estero, Champagne. D’altra parte i Prosecco hanno altri momenti e situazioni di consumo sicuramente privilegiati rispetto a una cena in un ristorante come il nostro”. E questo nulla toglie al successo delle bollicine venete, basato anche su una produzione con una massa critica tale da soddisfare i volumi richiesti dalla domanda internazionale. Successo che, sempre secondo i dati dell’Ovse-Osservatorio Economico Vini e Spumanti, ha posizionato gli spumanti tricolore davanti a tutti: primi produttori in Europa, primi nell’esportazione nei Paesi extra Unione Europea, con incrementi dal 40 al 15%, in Usa, Germania, Canada, Regno Unito. L’export è andato bene anche in Estremo Oriente e in Russia (dati di febbraio 2021). Un export che cresce anche in Francia (+16%), Svizzera (+11%), Canada (+15%) e Giappone. I consumi nei Paesi esteri hanno registrato nel 2021 un andamento fortemente in crescita: 620628 milioni le bottiglie consumate in un anno, con punte eccezionali come oltre 130 milioni negli Usa, 17 milioni in Svizzera, oltre 100 milioni in Gran Bretagna. In Francia le bollicine italiane hanno superato i 21 milioni e per la prima volta in Cina quasi i 9 milioni di bottiglie, in Russia hanno preso slancio nella seconda metà del 2021 registrando un +19%. I maggiori consumatori di bollicine tricolori sono gli Stati Uniti dopo anni di leadership dei britannici, che In generale si assiste a una tendenza che vede i consumatori indirizzarsi spesso verso le etichette con dosaggi più bassi. Nella ristorazione, però, la situazione è diversa, perché molto dipende dal consiglio del sommelier o di chi si occupa dei vini. E a volte le bollicine accompagnano tutto il pasto. Tra le zone produttrici di spumanti di pregio c’è anche l’Alta Langa: in alto, le cantine Banfi in Piemonte SPECIALE  BANFI LaCuvéeAuroraAlta LangaBlanc deNoirs 2016 Alla fine degli anni ‘70 John e Harry Mariani, a distanza di poco più di un anno dalla costituzione di Banfi a Montalcino, rilevarono la storica casa vinicola piemontese Bruzzone, tra Novi Ligure e Acqui. Tipicità e innovazione tecnologica guidano lo sviluppo della cantina che ha una vocazione per le bollicine di qualità. Il forte legame con il territorio si rivela nella ricchezza di etichette, espressione dei principali vitigni piemontesi e del metodo Classico, incoronando così il progetto di valorizzazione delle più pregiate Denominazioni del basso Piemonte. Nasce così anche la linea Cuvée Aurora Alta Langa Banfi che muove i primi passi all’inizio degli anni Novanta costituita dalle storiche Cuvée Aurora Extra Brut, Cuvée Aurora Extra Brut Rosée, Cuvée Aurora 100 Mesi Riserva Pas Dosé. Oggi si aggiunge la Cuvée Aurora Alta Langa Blanc de Noirs Pas Dosé, una produzione di nicchia frutto dell’esperienza di Banfi nella spumantizzazione del pinot nero, che nasce nella vendemmia 2016. Ha colore giallo luminoso, perlage molto fine e persistente, profumo floreale che si evolve in note più complesse che ricordano la nocciola tostata e aromi di erbe aromatiche. In bocca svela un’ottima struttura, ben bilanciata da una buona acidità, il finale è cremoso, fresco e piacevole.

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