N°144 Novembre

81 Food&Beverage | novembre 2022 La scalinata che celebra i 50 anni della Coca Cola in Polonia al Browary Warszawskie, nel luogo dove la si cominciò a produrre nel 1972. A destra, olio di oliva alla mescita al BioBazar nella ex fabbrica Norblin A sinistra, l’interno di Epoka Restaurant e lo chef Marcin Przybysz che si ispira a un libro di cucina polacca del 1894: ben 1.503 ricette tutte generiche senza indicazioni dei dosaggi degli ingredienti che lo chef interpreta con maestria e approccio sperimentale. Qui sopra, il mercato coperto Hala Kosziky in stile Art Nouveau di cui rimane la facciata originale e parte dell’impianto integrato da strutture di ferro. A sinistra, il ristorante Opasly Tom che propone cucina polacca moderna Brzywczy. “Un’iniziativa nata per caso quando ero alla ricerca di un nuovo studio in affitto -racconta- Il proprietario mi disse: va bene se prendi però anche il ristorante, che si trova in una villetta al quartiere Praga”. E qui, accomodati nel bel giardino o nella serra, si gustano piatti vegetariani e vegani dagli accenti fusion orientali e mediterranei, specialità come il foie gras di funghi o la bistecca di fagioli, accompagnati da vini naturali (facebook. com/eden.bistroo). Un filone, quello naturale, che comincia a fare proseliti anche nelle panetterie e nei laboratori artigianali. È il caso di Piekarnia Cała w Mące (Tanta Farina), aperta dalla giovane Monika Walecka e gestita quasi interamente al femminile. Producono con lievito madre e farina bio da grani antichi polacchi vari tipi di pane di segale e dolci ripieni di marmellate di mirtilli e frutti di bosco (calawmace.pl). Per il dessert, però, il locale che va per la maggiore è il piccolo Baja, una pasticceria vegana piena di dolci bontà (facebook. com/weganskabaja).

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