N°144 Novembre

96 Food&Beverage | novembre 2022 Il cervello va per la sua strada: uno stimolo che viene dai sensi crea una certa disposizione psicologica -positiva o negativa che sia- e domina sulle nostre reazioni e valutazioni. Ecco che l’esperienza della degustazione di un vino o di un cibo, ad esempio, può essere modificata da informazioni preliminari date ai degustatori, ai commensali al ristorante o agli amici che invitiamo a cena. L’ultimo esperimento del Centro di ricerca di neuromarketing Behavior and Brain Lab, allo Iulm di Milano, l’Università di comunicazione e lingue, promosso dall’Apcor (Associazione portoghese del sughero) e da Assoimballaggi-Federlegno/Arredo, ha dimostrato scientificamente che il vino con il tappo di sughero, grazie al suono prodotto al momento dell’apertura, è percepito come migliore rispetto a quello con altre chiusure. Che il “pop” prodotto dal tappo in sughero crei un’attesa del piacere di bere -una sorta di riflesso condizionato- o che si tratti di un richiamo sonoro al sillogismo “tappo di sughero = vino di qualità”, il risultato non cambia: anche i più esperti vengono influenzati da questo stimolo. Le persone coinvolte nell’esperimento sono state quaranta, suddivise per genere, fasce d’età e per l’esperienza nel campo del vino. Il 50% del campione era composto da esperti, il restante 50% da consumatori abituali di vino senza specifiche competenze. Sono state analizzate le differenze percepite tra due vini, l’uno proposto come proveniente da una bottiglia chiusa con tappo in sughero e l’altro da una bottiglia chiusa con tappo a vite. Tuttavia, all’insaputa dei partecipanti, il vino proveniva in parti uguali da bottiglie tappate con le due chiusure. In sostanza, il vino nei due calici era identico. Dapprima i ricercatori hanno fatto ascoltare due audio, uno chiaramente riferibile alla tipica apertura di una bottiglia con tappo in sughero, l’altro all’apertura di un tappo a vite. Già in questa prima fase lo stimolo relativo all’apertura di una bottiglia con tappo in sughero risultava avere un effetto di “engagement cognitivo”, cioè un’attenzione alla conoscenza, maggiore del 39% rispetto al tappo a vite, come pure più elevata è stata l’attivazione emotiva (+64%). Allo stesso modo l’esperienza olfattiva del vino con tappo di sughero ha avuto risultati migliori, del 34% e del 59% rispettivamente per le due sfere di percezione. Nella fase di degustazione le differenze di valutazione sono aumentate ulteriormente a favore del vino con tappo di sughero con una percezione cognitiva più positiva dell’80% e addirittura del 238% per l’aspetto emotivo. Nel complesso, il vino che i partecipanti credevano essere tappato con il sughero è stato valutato migliore per qualità, intensità del sapore e piacevolezza e, quindi, il suo prezzo stimato più elevato. Un esperimento dimostra che il rumore del tappo alza nei consumatori la percezione della qualità della bottiglia. Anche fra gli esperti Clementina Palese VERITÀNASCOSTE Con il suono del sughero il vino è più buono

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