61 Food&Beverage | dicembre 2022 La famiglia Alajmo ha fatto la storia dell’alta cucina italiana e continua a farla, grazie a una filosofia gastronomica che unisce impeccabilità ed eccellenza della sala a piatti di grande tecnica e piacevolezza, per regalare ai propri ospiti un’esperienza avvolgente e difficile da dimenticare. Le Calandre viene aperto a Rubano (Pd) nel 1981 da Erminio Alajmo e Rita Chimetto. Nel 1994 il testimone passa ai figli Massimiliano e Raffaele, Max in cucina e Raf in qualità di manager. Nel 2003 il ristorante viene insignito delle tre stelle Michelin, rendendo Max il più giovane chef al mondo ad aver ricevuto questo riconoscimento. Dal 2006, Le Calandre entra a far parte della classifica dei The World’s 50 Best Restaurants rimanendo sempre nel ranking dei primi 50 e raggiungendo, nel 2022, il decimo posto. Con il restauro della sala, nel 2010, si è cercato di dare continuità alla filosofia di cucina creando un’atmosfera multisensoriale che contribuisca ad amplificare l’esperienza gastronomica. Tavoli, bicchieri, posate, lampade, disegnati dai fratelli Alajmo in collaborazione con artigiani italiani, sono stati pensati e realizzati per condurre l’ospite in un vero e proprio viaggio attraverso i sensi. Un viaggio che inizia dal piatto e che non può non avere il suo pairing perfetto. Si tratta di un incontro tra gusto, ricerca e savoir faire che porta ad abbinare due creazioni di alto livello: Dom Pérignon Vintage 2004 Plénitude 2 e lo Spaghetto freddo affumicato di Alajmo: “Per esaltare le peculiarità di Dom Pérignon, in particolare la sua inconfondibile profondità, ho scelto un piatto che richiama tonalità marine, molto minerali, e note di fumo: spaghetti freddi leggermente affumicati, accompagnati da una salsa di fegati di seppia, cozze, vongole, ricci di mare e calamari, erbe secche incendiate, zenzero e peperoncino”. Plénitude 2 rappresenta la seconda vita di Dom Pérignon, perché per ogni Millesimato, fin dalla sua creazione, un numero limitato di bottiglie viene messo da parte nelle cantine, predestinato a una più lunga maturazione. Dopo almeno 15 anni di riposo, Dom Pérignon raggiunge un apice di vitalità essenziale e radiosa nel suo stato di Plénitude, e si appresta a raggiungere un ulteriore vertice di complessità espressiva, la Plénitude 2. La vendemmia 2004 è stata caratterizzata da un agosto abbastanza fresco, seguito da alcune settimane di caldo secco che hanno portato a una generosa vendemmia di uve perfettamente mature. Il risultato è uno Champagne che al naso regala note complesse che uniscono frutta (pompelmo rosa e arancia rossa e fico sul finale), mineralità e sentori avvolgenti, come cacao, moka, note di tostatura, brioche e miele. In bocca il vino gioca tra tensione e leggerezza, preciso ed elegante, con una distinta nota di liquirizia. Le Calandre, via Liguria 1, Rubano (Pd) tel. +39 049.630303 booking@alajmo.it, alajmo.it Champagne Dom Pérignon è importato da Moët Hennessy Italia moethennessy.it ... Champagne Dom Pérignon Senior Brand Manager VALERIA RIGHETTI “Con Dom Pérignon Vintage 2004 Plénitude 2, Dom Pérignon si riconnette con la vendemmia del 2004, un momento di rinascita dopo i ritmi sincopati del 2003, l’anno in cui gli effetti dei cambiamenti climatici si sono rivelati per la prima volta inesorabilmente tangibili” DOM PÉRIGNON & LE CALANDRE Lo Spaghetto affumicato esalta la profondità del Vintage 2004 P2 L’incontro tra gusto, ricerca e savoir faire di Massimiliano Alajmo, tristellato de Le Calandre, porta all’accostamento di due creazioni di alto livello: Dom Pérignon Vintage 2004 Plénitude 2 e lo Spaghetto freddo D XPLFDWR Ȋ3HU esaltare le peculiarità di Dom Pérignon, in particolare la sua inconfondibile profondità, ho scelto un piatto che richiama tonalità marine, molto minerali, e note di fumo: spaghetti freddi OHJJHUPHQWH D XPLFDWL accompagnati da una salsa di fegati di seppia, cozze, vongole, ricci di mare e calamari, erbe secche incendiate, zenzero e peperoncino” COME SI ESPRIME LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DI…
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