67 Food&Beverage | dicembre 2022 Pinot Noir 50-55%, Chardonnay 28-33%, PinotMeunier 15-20%, vini di riserva 40- 45% più un 12% di vino rosso: è questa la formula vincente del Rosé firmato Veuve Clicquot, un vino che grazie a Madame Clicquot ha fatto la storia dello Champagne, vinificato per la prima volta nel 1818 tramite assemblaggio. Fu lei per prima che decise di aggiungere il vino rosso al blend per arricchire il colore del Rosé e dargli maggior struttura e carattere. All’epoca Barbe-Nicole Ponsardin, vedova Clicquot, scelse i Pinot Noir della Montagne de Reims, oggi i vini di riserva scelti dallo Chef de Cave Didier Mariotti provengono da diverse vendemmie, alcuni dei quali arrivano a 9 anni di invecchiamento, e sono conservati individualmente nelle cantine della Maison, nel rispetto dei Crus e delle annate. I vini rossi aggiunti provengono da vigneti Crus selezionati espressamente per la realizzazione del Rosé. Dal dosaggio che si attesta sui 10 grammi litro, Veuve Clicquot Rosé è uno Champagne di carattere, con note spiccate di frutta, in particolare di piccoli frutti rossi come mirtillo e lampone, ciliegia e fragola, a cui si uniscono sentori speziati di liquirizia, zafferano e pepe bianco e rimandi sensoriali alle creazioni di pasticceria, alla scorza d’arancio, al pan di zenzero e al pane tostato, come ai biscotti e ai croissant appena sfornati. In bocca è elegante, fresco, pulito e persistente. In perfetto equilibrio con la Tostada di mais viola con palamita dell’Adriatico, la creazione della chef di Gucci Osteria di Firenze, Karime Lopez. “Il nostro piatto si caratterizza per una struttura leggera e un’aromaticità altrettanto delicata e variegata grazie alla presenza di numerosi ingredienti. Emerge la nota salmastra/sapida, il sapore di mare del pesce con una lieve tendenza dolce. Quindi ecco perché Veuve Clicquot Rosé è ideale per questa preparazione: non è troppo strutturato, per non sovrastare il piatto, aromaticamente delicato, ma ricco. Inoltre, la sua facilità di beva e la freschezza delle bollicine mitigano la tendenza dolce del piatto. La struttura non accentuata è ideale per una preparazione così leggera”. Così spiega la sua idea di abbinamento Karime Lopez, alla guida di Gucci Osteria dal gennaio 2018 e prima donna messicana premiata dalla stella Michelin l’anno successivo e che è recentemente entrata nel network internazionale NewMakers Collective di Veuve Clicquot. Oggi è chef in uno dei luoghi più interessanti della gastronomia italiana del momento, destinato a crescere sempre di più, anche grazie a intuizioni culinarie originali e abbinamenti perfetti. Karime utilizza in maniera artistica le materie prime italiane, a cui unisce influenze internazionali che derivano dalle sue esperienze in giro per il mondo, dal Central di Lima al Noma di Copenhagen, passando per il Mugaritz di San Sebastian. Gucci Osteria, piazza della Signoria 10 Firenze, tel. +39 055.0621744 gucciosteria.com COME SI ESPRIME LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DI… ... Champagne Veuve Clicquot Senior Brand Manager CAROLA BRAGGIO VEUVE CLICQUOT & GUCCI OSTERIA Il carattere e i profumi del Rosé in perfetto equilibrio con la Tostada Champagne Veuve Clicquot è importato da Moët Hennessy Italia moethennessy.it “ La responsabilità sociale di Veuve Clicquot si esprime su tre fronti: azioni rigenerative del suolo, processi di viticoltura sostenibile, con eliminazione degli erbicidi, uso di fertilizzanti verdi, copertura vegetale, eco-pascolo, e approccio rivoluzionario al packaging, con il nuovo giftbox EcoYellow, privo di plastica, realizzato al 50% in carta riciclata e 50% canapa” La Tostada di mais viola con palamita dell’Adriatico creata da Karime Lopez, chef di Gucci Osteria, ha una struttura leggera e un’aromaticità altrettanto delicata e variegata in cui emerge il sapore di mare del pesce con una lieve tendenza dolce. Veuve Clicquot Rosé vi si abbina PDJQLȴ FDPHQWH proprio perché non è troppo strutturato e ha una grande facilità di beva e un’ottima freschezza
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