88 Food&Beverage | dicembre 2022 Èdeterminazione allo stato puro, Francesca Aste, bar manager allo Spirits Boutique di Cagliari, una miscela esplosiva di intraprendenza e spirito di sacrificio, audacia (con un pizzico di incoscienza) e simpatia: “Ho fatto la prima stagione di nascosto dai miei e mentendo sulla mia età”, racconta con schiettezza ma chiarendo che era tutt’altro che “scapestrata”. Si diploma al Liceo psico-pedagogico e poi si iscrive all’Università, Economia e Finanza, continuando a fare esperienze nei locali di Carloforte, perlopiù caffetteria, con lo sguardo curioso sempre rivolto al banco bar. Studia, lavora e segue corsi di miscelazione fino a che, un giorno del 2012, a poco più di vent’anni, una canzone accende una luce: “Era Cosa devo fare? di Mika”, ricorda. Non ci mette molto a darsi una risposta, lascia gli studi e approda in un cocktail bar tra i più trendy dell’isola: “Al Bar Napoleone ho imparato tantissimo, il titolare è quello che definisco il mio ‘papà barman’ “, sorride. La squadra di bartender super in gamba del Napoleone l’osservava con attenzione: uno di loro, Marco, diventerà il suo fidanzato e compagno di vulcanici progetti. L’isola di San Pietro è forse uno dei luoghi più belli al mondo, indubbio, ma Francesca è consapevole della necessità di “uscire”, viaggiare, vedere con l’intento di riportare in Sardegna quanto appreso. Niente, anche di fronte a proposte di locali e professionisti rinomati, ha scalfito la ferma convinzione a tornare. Nel 2017 lei e Marco si sentono pronti, al vaglio capitali europee e -perché no?- Milano. Detto fatto. Francesca non perde tempo, punta in alto, ottiene un colloquio a distanza con il Dry e il lavoro: “Ho affittato una stanza, non avevo neanche il letto”. Marco l’ha seguita pochi giorni dopo e si sono dati tempi e obiettivi: cinque anni per imparare il più possibile, lavorando nei locali top, poi tornare in Sardegna: “Non ne ho mai fatto né una questione di soldi, né di ore di lavoro. Volevo esperienze che mi avrebbero permesso di fare la differenza. Lavoravamo, seguivamo master class impossibili in Sardegna; ho sperimentato il bancone di un grande hotel per dedicarmi poi ad aperture prestigiose”. Senza rinunciare alla miscelazione, ha dato prova delle sue abilità in ambito manageriale, con lo spirito aperto di chi è votato all’accoglienza. Di proposte ne sono arrivate, ma era il momento di ritornare. Quando Emilio Rocchino dà vita al progetto Spirits Boutique ad Olbia, Francesca c’è: “Se apri a Cagliari, gli dice, lascio Milano e arrivo”. E così fa. In Sardegna. Bar manager. In un locale con le caratteristiche dei più quotati d’Italia, e il sogno nel cassetto di entrare nei Best Fift. Senza smettere di divertirsi, dietro al proprio banco bar e frequentando gli altri, perché il confronto e lo scambio sono fondamentali, sostiene. È come la sua isola, San Pietro, selvaggia e solare, bellissima e complicata, generosa e accogliente. SPIRITBARMAN Inizia nell’isola, ma sa che per capire il mestiere bisogna viaggiare, vedere altri locali. Punta su Milano e quando torna è bar manager allo Spirits Boutique di Cagliari Manuela Caspani Francesca impara l’arte e la riporta in Sardegna IL COCKTAIL Bice (la Beatrice di Dante) 30 ml Bourbon Micheter’s 30 ml Vermouth Bianco Mestrale Macchia 30 ml Liquore allo Zafferano Quaglia 30 ml Shrub al melograno 15 ml Succo di lime fresco Shakerare e versare in untumbler alto con ghiaccio a cubi; aggiungere un top di soda.
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