N°146 Febbraio Marzo

16 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 In assaggio la 2022 e cresce il valore del Chianti Classico Marco Gemelli Prosegue il successo del Gallo Nero che vede l’aumento delle bottiglie vendute. La Gran Selezione mette a segno un saldo positivo del 30% rispetto allo scorso anno. La 2022 si è rivelata un’altra ottima annata Un cortometraggio per “lanciare” il Gallo Nero sui mercati internazionali e proiettare il Consorzio del Chianti Classico verso il 2024 che vedrà i festeggiamenti per il centenario della Denominazione. Andata in scena alla Stazione Leopolda di Firenze, la Chianti Classico Collection, la tradizionale Anteprima dei vini del Chianti Classico Docg, è stata impreziosita dalla proiezione di un breve film che celebra le origini dell’iconico Gallo Nero per il quale occorre rifarsi alla storia che a cavallo tra le province di Firenze e Siena viene ancora oggi raccontata. Un aneddoto a metà strada tra il verosimile manzoniano e verità storica -in primis la rivalità tra Firenze e Siena- che il Consorzio di tutela del Chianti Classico ha voluto portare sul grande schermo, celebrandolo con un cortometraggio dal forte sapore identitario: La leggenda del Gallo Nero. Il corto racconta che anziché perseverare nella guerra, le due città si accordarono per fissare il confine dove si sarebbero incontrati due cavalieri che dovevano muoversi dalle rispettive città al canto del gallo. I fiorentini, con un astuto espediente, tennero a digiuno l’animale designato a cantare all’alba -un gallo nero, naturalmente- e fecero sì che levasse il suo caratteristico verso nel cuore della notte, dando il via al cavaliere fiorentino con largo anticipo. Fu così che un gallo nero riportò la pace e l’unione in quelle terre martoriate. Al di là del film, la Chianti Classico Collection 2023 ha visto la partecipazione di 206 aziende per un totale di 750 etichette in degustazione, di cui 161 Chianti Classico Riserva (2020) e 136 Gran Selezione (2019); 34 i campioni di botte in anteprima della vendemmia 2022. L’annata in anteprima ha avuto un andamento stagionale abbastanza regolare e i tempi della vendemmia sono stati in linea con quelli delle ultime annate, con l’inizio della raccolta del sangiovese intorno al 20 di settembre. Le uve portate in cantina erano sane e di elevata qualità: presupposti, questi, per un’altra ottima annata di Chianti Classico, un vino che si prefigura già di buona struttura, con tannini fini e maturi e un interessante profilo aromatico. I numeri, infine, confermano il trend positivo della Denominazione del Gallo Nero: l’anno passato si è chiuso infatti con un bilancio di bottiglie vendute che segna un +6% sulla media del triennio precedente. Ma ad aumentare è stato soprattutto il valore globale della Denominazione, con un fatturato totale in netta crescita (+17% rispetto al 2021 e addirittura +46% rispetto al 2020). Si conferma poi la tendenza alla crescita del peso -in volumi venduti e in valore- delle tipologie premium del Chianti Classico, ossia la Riserva e la Gran Selezione, che insieme rappresentano circa il 45% della produzione e il 56% del fatturato. Sul fronte dei mercati esteri, gli Usa nel 2022 hanno fatto registrare un boom di vendite di Gallo Nero (+12%) confermandosi ancora una volta al primo posto: il 37% delle bottiglie di Chianti Classico sono state infatti vendute su questo mercato, complice sia il dollaro forte, sia la crescente notorietà Oltreoceano della Denominazione. Giovanni Manetti, presidente del Consorzio del Chianti Classico, punta a incrementare la presenza della Denominazione sui mercati internazionali, dove cresce in particolare negli Usa. Nel 2022 il totale di bottiglie vendute ha segnato un +6% sulla media del triennio precedente. Alla Chianti Classico Collection i vini dell’annata 2022 in assaggio in anteprima hanno rivelato una buona struttura, tannini fini e maturi e un interessante profilo aromatico ANTEPRIME

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