N°146 Febbraio Marzo

19 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 LaScoziaèunPaese dal forte orgoglio naz i ona l e che celebra in tradizioni forti come quella della Burns Night. La data è quella del 25 gennaio che, nonostante il cambiamento climatico, è una serata fredda e umida in Scozia come in Italia. Quel giorno nel 1759 nacque il Vate dei poeti scozzesi, Robert Burns, autore di oltre 400 opere, ricordato durante cene alle quali viene recitata una sua celebre poesia dedicata all’haggis come parte unica e simbolica dell’identità e della cultura scozzese. L’haggis è, infatti, il piatto nazionale, un insaccato riempito con interiora di pecora (cuore, polmone, fegato), macinate insieme a cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale e spezie, mescolati nel brodo. Il ripieno, secondo tradizione, viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale, poi sottoposto a bollitura per circa tre ore. Non sembra, ma è davvero buono. Da qualche anno l’haggis e la tradizione scozzese sono arrivati anche in Italia grazie alle associazioni di Whisky Lovers, ai principali brand di scotch e a distributori come Rinaldi 1957 che ha partecipato alla Burns Night con una serata al PitBeef che ha unito l’assaggio di piatti tipici scozzesi alla degustazione dei whisky di Rinaldi 1957. Il whisky, infatti, è un elemento fondamentale di queste serate dove si ricorda l’opera del Bardo scozzese che non si ferma alla celebrazione dei piatti tipici, ma è ricca di spunti sulle grandi passioni di Burns (amore e whisky) e sulla vita agricola che Burns ha vissuto. Questo accade ad esempio nell’Ode To a Mouse, una poesia dedicata a una bestiolina timorosa, il topo, che è lo spunto per una profonda riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Uno spunto che Douglas Laing, imbottigliatore indipendente, ha voluto cogliere nel whisky Timorous Beastie che prende il nome proprio dall’Ode di Robert Burns e ha raffigurato in bottiglia proprio un topino timoroso. È un blended malt whisky proveniente dalle Highlands. Il suo carattere dolce con note di zucchero di canna, pane tostato e malto è solo apparente, visto che poi al palato arriva la forza dei sentori cerealicoli e di una torba appena accennata, ma presente. Il finale è piccante con note di cannella, miele, frutta e vaniglia. Gli omaggi a Robert Burns da parte dei produttori scozzesi non finiscono qui: Arran, distilleria presente nell’omonima Isola, ha dedicato a Burns ben due imbottigliamenti: Arran Robert Burns Single Malt profuma di fresco, di mele, fiori e spezie con sentori di vaniglia e pera; ha sapore fruttato con note di vaniglia e agrumi; Arran Robert Burns Blended Malt ha un colore dorato e aromi floreali, di pera, miele, tabacco, vaniglia e nocemoscata. Il suo gusto è pieno, ricco, vellutato e tendente al dolce. Haggis e whisky celebrano Robert Burns Paese dalle forti tradizioni, la Scozia ogni anno celebra il suo maggior poeta Robert Burns con serate in cui si uniscono due tipicità dell’isola, l’haggis e il whisky. Al bardo sono dedicati anche i whisky della distilleria Arran: Robert Burns Single Malt e Robert Burns Blended Malt. L’Ode “To a Mouse” ha invece ispirato l’imbottigliatore Douglas Laing che ha creato il whisky Timorous Beastie Francesco Torlaschi EVENTI Anche l’Italia con una Burns Night a Milano ricorda il celebre poeta cantore dell’orgoglio scozzese. Con il piatto tipico e le etichette delle Highlands di Rinaldi 1957

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