N°146 Febbraio Marzo

22 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 PIEMONTE Il Don, un Nebbiolo persistenteecaratteristico Dal Ruché al Nebbiolo. Montalbera vara un nuovo progetto a Castagnole Monferrato. È un Nebbiolo Doc Monferrato per esprimere attraverso questo pregiato vitigno la grande espressività del territorio. Il progetto ha visto la sua prima vendemmia a settembre 2021, a quattro anni dall’impianto del vigneto -la vigna di Don Bosco, nel comune di Montemagno- seguito dalla macerazione prefermentativa a freddo per cinque giorni, inoculo dei lieviti e fermentazione alcolica con macerazione per ulteriori dieci giorni. Due travasi di fine fermentazione, fermentazione malolattica in acciaio e la massa viene poi affinata in botte grande di rovere di Slavonia per otto mesi. Imbottigliamento e riposo per due mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Nasce così Il Don, Nebbiolo Doc Monferrato, dal sapore leggiadro e dalla trama fine, un rosso dal profumo intenso, persistente e caratteristico, con sentori tipici di rosa e viola appassita, leggermente speziato grazie alle note di chiodi di garofano, pepe nero e noce moscata: un vino gratificante al naso e al palato. La famiglia Morando con questa etichetta non punta ai grandi numeri: il Don conta 7.500 bottiglie. CALABRIA I vini fini bio di Ceraudo L’ Azienda agricola Ceraudo si trova a Strongoli Marina sul Mar Ionio, la Petelia dell’antica Magna Grecia, in un’area naturalmente vocata alla coltura della vite a poca distanza dal mare che assicura un’ottima escursione termica tra il giorno e la notte. La gestione dell’azienda è saldamente in mano alla famiglia Ceraudo che si avvale della collaborazione dell’enologo Fabrizio Ciufoli. Venti ettari di vigneto interamente biologico (la prima in Calabria a essere certificata) dove si producono vini come il bianco Petelia, il rosato Grayasusy, il rosso Petraro. Petelia 2021, Calabria Igt, è prodotto con il 50% di uve mantonico e il 50% di greco bianco sulle colline di Strongoli. Macerazione con le bucce per un giorno, vinificazione naturale, fermentazione a temperatura controllata e affinamento acciaio donano al vino un colore giallo brillante con sfumature dorate, grande personalità, sentori primari di frutta matura, seguiti da sensazioni dolci e speziate, tra cui il miele e la nocciola tostata; dal gusto persistente, è morbido, sapido e fine. Grayasusy è un Calabria Igt rosato che nasce da uve gaglioppo in purezza. Anch’esso macera un giorno sulle bucce e poi passa alla vinificazione naturale con doppia raccolta; riposa in barrique per quattro mesi con continui batonage. Grayasusy 2021 ha colore rosa tenue, profumo intenso e persistente, sapore rotondo e aromatico; ha grande struttura ed è fragrante, fruttato e fresco. Il rosso Petraro, di cui è sul mercato l’annata 2017, è un blend di gaglioppo al 50%, greco nero al 30%e cabernet sauvignon al 20%. Lamacerazione sulle bucce si prolunga per 15 giorni, segue la vinificazione naturale e la fermentazione a temperatura controllata. Lamaturazione avvieneper 36mesi inbarriquedi rovere francese, poi il vino affina due anni in bottiglia. Petraro è corposo e carnoso, con un profumo armonico con lievi sentori di frutti di bosco e spezie, sapore fresco, vellutato e rotondo. Questi vini sono serviti anche nel ristorante di famiglia, lo stellato Dattilo, in cui la giovane Caterina Ceraudo crea menu in continua evoluzione con gli ingredienti bio che provengono per lo più dall’azienda agricola. NOVITÀdaSTAPPARE TOSCANA Ventaglio 2018, fruttato single vineyard di Bolgheri L’azienda Argentiera di Bolgheri (Li) svela la nuova annata di Ventaglio, il primo single vineyard della tenuta che ne esprime l’apice produttivo per posizione, caratteristiche pedoclimatiche e qualità delle uve. Ventaglio è un cru di 1,5 ettari, a 120 metri di altitudine, coltivato a cabernet franc che abbraccia l’intera superficie apicale del colle, assumendo l’iconica forma a raggera che ricorda quella di un ventaglio, dando così origine al nome del vino. La 2018 è stata un’annata interessante, particolarmente equilibrata, che ha dato vita a un vino dal carattere fruttato in cui le note aromatiche del Cabernet Franc sono integrate al meglio. “Un vino -commenta l’agronomo e direttore generale della tenuta, Leonardo Raspini- che fa della sua bellissima rispondenza non solo al territorio, ma anche alla varietà, il suo carattere distintivo”. Prodotto in quantità limitate, Ventaglio 2018 conta 2.970 bottiglie da 750 ml, 170 Magnum e una limited edition di 20 Jeroboam.

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