N°146 Febbraio Marzo

29 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 Buyer e pubblico affollano Pitti Taste Federica Belvedere Da un lato i “freddi” numeri, dall’altro il calore delle migliaia di foodies che per quasi una settimana hanno trasformato Firenze nella capitale italiana dell’agroalimentare di qualità: entrambe le prospettive incoronano Pitti Taste, il salone fiorentino dedicato alle eccellenze del gusto, in scena per la seconda volta alla Fortezza da Basso a inizio febbraio, come una delle manifestazioni più interessanti per espositori, buyer e addetti ai lavori. Lo testimoniano alcuni dati, a partire dai circa 5 mila buyer registrati (di cui oltre 500 dall’estero, in rappresentanza di 50 Paesi) e dalle performance dei mercati di riferimento: se a far registrare il boom sono stati Usa (+53%), Francia (+46%), Regno Unito (+28), Olanda (+66%) e Austria (68%), molto bene sono andate le delegazioni di Canada, Polonia e dell’area scandinava, con un aumento significativo delle presenze dal Far East. In totale, nel fortilizio mediceo si sono date appuntamento oltre 7 mila persone, sia per gli approfondimenti culturali -i focus sulla pasta e gli amari, oppure i talk show condotti da Davide Paolini- sia per scoprire le novità più interessanti tra gli stand. Dai salumi ai formaggi, dai tartufi all’olio Evo fino a biscotti, caffè, tè e cioccolato, passando per le birre artigianali e i distillati: per tre giorni Taste ha offerto un’autentica panoramica delle eccellenze del made in Italy a tavola, il cui gradimento è confermato dagli oltre 13 mila prodotti acquistati allo shop alla fine del percorso espositivo. “La voglia di tornare a incontrarsi a Taste era tanta -ha spiegato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine- ma i risultati finali e i feedback raccolti in questi giorni vanno anche oltre le aspettative. Come sempre la selezione di aziende e lo scouting fatto, anche con i nuovi ingressi e le novità che queste aziende hanno portato al salone, sono stati il punto di forza di Taste. Una qualità e una selezione in grado di attrarre un numero in crescita di operatori professionali e buyer internazionali”. E anche fuori dalla Fortezza il successo non è stato da meno, con un calendario di eventi Fuori di Taste che ha riempito ristoranti e bar della città. L’Harry’s Bar ha ospitato una serie di masterclass sui distillati (dalla distilleria Maite al liquorificio Il Re dei Re fino al Gin’s Tuscany) e il lancio delle praline ispirate ai sapori dell’altopiano di Asiago, mentre diverse cene a tema hanno visto protagonisti l’Aceto Balsamico del Duca e il Pastificio di Gragnano 28Pastai, la pasta certificata con la blockchain. Sul fronte culturale è da segnalare la mostra Artender curata da Federico S. Bellanca col supporto di Italicus, dedicata al mondo del bar e della mixology visto con gli occhi di sei giovani artisti multidisciplinari. Nell’occasione, infine, è stata lanciata la prossima edizione della kermesse Tavola Latina, il format cultural-gastronomico che unisce Firenze al Sud America e che andrà in scena dal 22 al 24 maggio. Il Salone fiorentino che mette in mostra e in assaggio le eccellenze del made in Italy è stato un successo con oltre 7 mila visitatori, tra cui 500 buyer stranieri. Dai salumi ai formaggi, dal caviale alle marmellate, dal cioccolato al tè, dalle birre artigianali ai distillati, per tre giorni Taste ha offerto un’autentica e golosa panoramica di gusti eccellenti FIRENZE Il ritorno della manifestazione salutato da una forte affluenza di operatori, molti anche dall’estero. Selezione delle aziende e qualità dei prodotti sono i punti di forza

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