N°146 Febbraio Marzo

36 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 PROVENZA AMoët Hennessy il Rosé di Minuty Moët Hennessy eMinuty hanno annunciatoun’alleanza strategica per supportare lo sviluppo internazionale della tenuta Château Minuty, riconosciuta come Grand Cru Classé Côtes-de-Provence fin dal 1955, leader nella produzione di vini rosati. L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Moët Hennessy della quota di maggioranza di Minuty, mentre la famiglia Matton mantiene la conduzione della tenuta. Gli attuali manager, nonché discendenti del fondatore, Jean-Etienne e François Matton, continueranno a dirigere l’azienda. La tenuta Minuty, fondata sotto il regno di Napoleone III e forte del contributo di diverse generazioni della famiglia Matton-Farnet, ha creato una collezione di vini di alta gamma provenienti dall’eccezionale terroir della penisola di Saint-Tropez i cui vigneti si estendono sulle colline di Gassin e Ramatuelle. Oggi Minuty è il leader di mercato in Francia ed è distribuito in oltre 100 Paesi. Questa partnership rappresenta un ulteriore passo avanti nella collaborazione fra le due aziende che prevedeva già da due anni un accordo di distribuzione con Moët Hennessy distributore dei vini Minuty nell’Asia-Pacifico. “Quest’alleanza, spinta dalla forte domanda dell’export -spiega Philippe Schaus, presidente e Ceo di Moët Hennessy- potenzierà a livello internazionale lo sviluppo dei vini Minuty, portando grandi vantaggi all’intera categoria dei Rosé de Provence”. Nel 2022, Minuty ha venduto oltre 9 milioni di bottiglie in tutto il mondo. Anche Jean-Etienne e François Matton sottolineano l’importanza dell’accordo: “Questa partnership con Moët Hennessy è un’alleanza strategica che si fonda sulla comune passione per vini eccezionali e il rispetto per un savoir-faire tramandato di generazione in generazione e che consentirà alla nostra tenuta di beneficiare della forza di un importante Gruppo internazionale, pur mantenendo intatto il patrimonio storico e le tradizioni di Château Minuty”. Moët Hennessy e Minuty condividono l’ambizioso obiettivo di incrementare lo sviluppo della tenuta e influenzare l’intera categoria dei vini rosati, in cui la Francia mantiene un ruolo di primo piano a livello globale. BUSINESSNEWS SVILUPPI Gesa si trasforma in Gioia Group Gesa Group (Cioccolatitaliani) si è trasformato in Gioia Group Spa, un nome che vuole celebrare gli attimi che ciascuno dei brand regala agli oltre 8 milioni di clienti. La food basket company del food retail della famiglia Ferrieri ha in portfolio Cioccolatitaliani, Bun Burgers e Fra’ Diavolo, forte di 85 punti vendita nel mondo, e conta 70 milioni di fatturato complessivo e 935 dipendenti. La nuova realtà è frutto dell’evoluzione della holding di famiglia che ha accompagnato il fortunato debutto nel mondo della ristorazione dell’innovativo format Cioccolatitaliani e che, nel corso degli anni, ha diversificato il suo Dna. In primis con l’acquisizione di Fra’ Diavolo, un format innovativo di pizza e poi con la creazione di Bun Burgers. I Gioia Group prevede l’apertura di 35 nuovi punti vendita divisi tra i brand in portfolio, di cui il 90% sarà in Italia e il restante nei mercati in cui è già presente, tra cui l’area dei Balcani, l’Est Europa e il Medio Oriente. HOLDING Terra Moretti si riprende il capitale da Nuo Terra Moretti Vino torna italiana. Il fondo d’investimento cinese Nuo Capital ha ceduto la partecipazione del 30% che possedeva in Moretti Distribuzione alla Holding Terra Moretti. Non è stato comunicato il valore economico della transazione. All’epoca, Nuo Capital spese 24,5milioni di euro per acquisire la quota. Con l’ingresso di Nuo il Gruppo ha potuto estendere il proprio patrimonio vitivinicolo e intraprendere un importante percorso di managerializzazione dei processi, che continua tutt’ora, e che rappresenta un elemento determinante nella crescita. Anche l’altro socio Simest ha iniziato da tempo un percorso di uscita. Nel 2016 la società di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti rilevò il 14% della sub holding Terra Moretti investendo 12 milioni di euro. A partire dal 2020 è iniziato il percorso inverso con la vendita del 2,8% per 2,4 milioni che proseguirà fino a un prezzo massimo di riacquisto di 13,2 milioni. Oggi Simest ha in portafoglio circa l’8,5%. Nel 2022 il business di Terra Moretti Vino è stimato in 84 milioni di ricavi.

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