N°146 Febbraio Marzo

Per essere sempre connesso con i l mondo del l ’enogastronomia Foto ©rawpixel/123rf DISTRIBUZIONE L’anno recorddi Pellegrini In arrivo nuove etichette Pellegrini SpA chiude un 2022 da record facendo registrare numeri in crescita sia in termini di fatturato, sia di bottiglie vendute. L’azienda di Cisano Bergamasco, attiva nella distribuzione di vini e distillati di qualità dal 1904, ha concluso il 2022 con un giro d’affari di 22,5 milioni di euro, in crescita del 13,5% rispetto al 2021. Le bottiglie distribuite nel canale horeca sono state 1.650.000. Un risultato importante che Pietro Pellegrini, presidente della società, commenta così: “Dopo il calo del 2020, causa pandemia, c’è stato subito un rimbalzo e il 2022 è andato ancora meglio del 2021, anno in cui erano già stati abbondantemente superati i volumi del 2019. Dopo il periodo caratterizzato dal Covid la situazione del comparto della distribuzione è cambiata: c’è stata una marcata selezione tra i clienti del canale horeca e questa crisi ha confermato che la distribuzione è l’unica strada possibile per la commercializzazione dei vini, dei liquori e dei distillati di qualità. Da una parte i clienti si rivolgono sempre di più alla distribuzione, perché consapevoli dell’affidabilità e della cura nella scelta dei prodotti, dall’altra per un produttore medio-piccolo è fondamentale concentrarsi sul lavoro in vigna e in cantina lasciando al distributore, che diventa un partner commerciale, tutto ciò che comporta il marketing, la logistica, la gestione della rete vendita e i rapporti con il mercato”. Sempre alla ricerca di nuove etichette da proporre ai clienti, alla fine del primo trimestre 2023 Pellegrini inserirà a catalogo quattro nuove aziende: Augusta Bargilli (Colli Orientali del Friuli), Ruiz de Cardenas (Oltrepò Pavese), Bodegas Felix Callejo (produttore spagnolo della Ribera del Duero) e Quinta de Gomariz (azienda portoghese del Vinho verde). Nella seconda parte dell’anno sono previsti ulteriori inserimenti. Pietro Pellegrini annuncia novità anche per gli Champagne: “In questo momento abbiamo a catalogo otto produttori, ma vogliamo individuare altri Champagne con stili diversi tra loro e in tutte le principali zone di produzione; ne manca ancora una: la Montagne de Reims. Nell’ultimo periodo la richiesta di Champagne è stata superiore all’offerta per due motivi: il primo riguarda la vendemmia 2020, quando a causa del forte calo delle vendite durante la pandemia sono state abbassate per legge le rese a ettaro dell’uva, e il secondo riguarda la vendemmia 2021 che ha avuto un calo naturale intorno al 50%. Per fortuna l’ottima vendemmia 2022 ha riequilibrato le scorte, ma per tornare a volumi normali bisognerà aspettare i prossimi anni”. Intanto, a inizio marzo Pellegrini organizza un evento degustazione: il 6 marzo a Roma, a Casale Falcognana, e il 7 marzo a Napoli al Castello Santa Caterina per far conoscere agli operatori i vini, gli Champagne e i distillati del proprio catalogo.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==