N°146 Febbraio Marzo

42 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 Barbara Amati Grand Vintage Blanc e Rosé 2015, un’annata luminosa MOËT&CHANDON “Ogni Grand Vintage rappresenta la mia personale interpretazione di una speciȴFD DQQDWD H FRPH WDOH ª XQLFR *UDQG Vintage è l’occasione per scoprire -attraverso i miei occhi- l’originalità di una particolare vendemmia: non è un ‘riassunto’ di quell’anno, quanto piuttosto la mia visione di ciò che ha rappresentato. Come un fotografo che inquadra uno scatto, seleziono i vini che comporranno l’assemblaggio finale: è FRPH ODYRUDUH FRQ L QHJDWLYL IRWRJUDȴFL SXRL LQWUDvederne forme e contorni, puoi essere sicuro del ULVXOWDWR ȴQDOH PD QRQ SRWUDL HVVHUQH FHUWR ȴQFK« non avrai sviluppato la foto”. Benoît Gouez, Chef de cave di Moët &Chandon, racconta così come nasce il Grand Vintage e cosa rappresenta nell’universo degli Champagne della Maison. Un vino che questo straordinario professionista crea con pazienza, passione, lungimiranza. Lo si percepisce da come svela, passo passo, alla degustazione alla Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano, il Moët & Chandon Grand Vintage 2015, sia Blanc, sia Rosé, che ha rappresentato il debutto del 76esimo Vintage dichiarato dalla Maison, il primo, mentre il secondo è il 45esimo Millesimato Rosé. Come ricorda Fanny Bonet-Monserrat, Senior Brand Manager Moët & Chandon, Benoît Gouez è Chef de cave della Maison dal 2005 e nel 2022 è stato eletto Winemaker dell’Anno da The Champagne Club di Richard Juhlin: “La Maison vanta 280 anni di storia e al suo successo nel tempo ha contribuito Moët Impérial, lo Champagne simbolo di Moët &Chandon che da 150 anni continua a essere apprezzato in tutto il mondo. Ma oggi ci concentriamo sui Millesimati, Champagne carismatici ed eleganti decretati solo in annate eccezionali. Così, DL GHEXWWDQWL *UDQG 9LQWDJH VL DɝDQFDQR QHOOD degustazione il Grand Vintage Collection 2006 e il Grand Vintage Collection 1999, Champagne che hanno tratti comuni con la grande annata 2015”. Benoît Gouez li spiega in ogni dettaglio entrando nei particolari come è sua consuetudine, iniziando ovviamente dal racconto dell’annata 2015, perché le condizioni climatiche sono al cuore del Vintage e della creazione di ciascuna cuvée: “È stato, permolti versi, un anno di ‘risveglio’ e di maggiore consapevolezza del clima più caldo e del suo impatto sulla regione della Champagne. L’aumento delle temperature è ormai una realtà a cui ci si deve adattare”. Due sono stati i momenti importanti di questa annata: la primavera molto secca con una siccità prolungata emolto caldo d’estate. “La siccità ha due conseguenze: la prima è positiva, perché le uve sono sane. La scarsa pioggia, però, comporta una scarsa mineralizzazione del suolo e dunque una minore TXDQWLW¢ GL D]RWR FKH DOOD ȴQH GHOOD VWDJLRQH SX´ avere conseguenze importanti sulle uve. Il secondo aspetto è l’estrema calura dell’estate: bisogna tornare al 1961 per trovare un anno così caldo. Questo ha fatto sì che la maturazione fosse molto rapida. In passato è accaduto di rado, nel 1976 e nel 1959. Cito queste annate perché corrispondono a Champagne di grandissima levatura. Poca pioggia emolto VROH VLJQLȴFDQR XQ FRQWHQXWR GL ]XFFKHUL HOHYDWR LQ YHQGHPPLD DURPL IRUWL H PROWD VWUXWWXUD /D VȴGD ª statamantenere queste caratteristiche dal punto di vista dell’intensità, dellamateria e della tensione. Ma FDORUH HOHYDWR VLJQLȴFD DQFKH DFLGLW¢ ULGRWWD FRPH ª successo nel 2005, 1996, 2006. Nonostante questo, gli Champagne continuano amantenere una tensioQH XQD ULFFKH]]D XQ ȴQDOH PROWR SUROXQJDWR H XQ potenziale di conservazione importante”. La vendemmia è iniziata il 7 settembre: “Siamo stati pazienti e abbiamo saputo aspettare. I grappoli HUDQR VDQL PD OD YLQLȴFD]LRQH ª VWDWD SL» FRPSOHVVD abbiamo dovuto tenere conto che gli Chardonnay avevano subito carenza di azoto e abbiamo dovuto selezionarli con molta attenzione. Il Meunier era splendido e il Pinot Noir ha rivelato una maturità sorprendente, con un naso potente, fruttato e un ȴQDOH FRUSRVR $O PRPHQWR GHOOȇDVVHPEODJJLR KR puntato decisamente su quest’ultimo, per il 44%: per trovare percentuali così alte si deve tornare al H DO ΖO 3LQRW 1RLU HVSULPH OȇH΍HWWR GHOOD stagione e grande caldo e siccità di solito danno un vinodi grandissimo carattere. Si temeva una vinosità elevata e un vino tendente all’eccesso e invece non è Alla Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano debutta il Grand Vintage Blanc e Rosé 2015, un’annata calda che ha donato Champagne maturi e avvolgenti, dal bouquet speziato e dal palato potente. In abbinamento i piatti dei giovani talenti del premio speciale Tradizione Futura

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