N°146 Febbraio Marzo

43 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 Benoît Gouez, Chef de cave di Moët & Chandon, presenta alla Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano il Grand Vintage 2015, sia Blanc, maturo morbido e avvolgente, sia Rosé, luminoso, potente e speziato. Il Blanc rappresenta il 76esimo Vintage dichiarato dalla Maison, mentre il Rosé è il 45esimo Millesimato a essere rilasciato FRV® VL VHQWH LO IUXWWR LO ȵRUHDOH H XQ HOHPHQWR YHJHtale che dà aromaticità e freschezza. Naturalmente 7-8 anni di maturazione sui lieviti hanno conferito delle note bionde che ricordano il pane, la pasticceria, i prodotti da forno, che donano dolcezza. All’attacco in bocca c’è ampiezza e rotondità”. Moët & Chandon Grand Vintage 2015 è maturo, PRUELGR H DYYROJHQWH OXPLQRVR FRQ EROOLFLQH ȴQL Il bouquet si esprime dapprima con moderazione, per poi accennare a un universo bianco-verde, morbido e fresco. Al palato è diretto: la struttura generoVD FRQ VIXPDWXUH ȵRUHDOL GL DQLFH H PHQWROR GRQD OHJJHUH]]D H IUHVFKH]]D ΖO ȴQDOH LQGXJLD VX XQD QRWD leggermente sapida, una delicata amarezza che evoca lamandorla fresca. Sull’aspetto dell’amaroBenoît *RXH] VL VR΍HUPD ȊΖO IXWXUR GHOOD &KDPSDJQH GRYU¢ tenere conto di questo elemento. Credo che con questo clima e queste uve cercare la freschezza con l’amaro sia una strada da seguire. La questione che si pone è cos’è l’amaro nell’uva e come si integra con il resto. E quindi occorre lavorare su torchiature ed elevage permantenere questa qualità. È comunque qualcosa di molto sottile che richiama, ad esempio, le note del pompelmo”. Il Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2015 merita un discorso introduttivo sull’evoluzione di questa tipologia di Champagne: “In questi ultimi vent’anni il rosé ha avuto uno sviluppo importan-

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