N°146 Febbraio Marzo

46 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 una lunga vita davanti a sé e una golosità soave”. La tensione all’innovazione e il desiderio di rideȴQLUH L FRGLFL HVSUHVVLYL H LO FRQFHWWR VWHVVR GHOOR &KDPSDJQH DQLPDQR GDO OD ȴORVRȴD GL 0RW & Chandon. Dice Fanny Bonet-Monserrat: “L’approccio visionario della Maison si traduce nel sostegno del talento e della creatività in tutte le sue manifestazioni, anche quella gastronomica, per arricchire l’esperienza della degustazione. Nasce con questo spirito nel 2021 il premio Tradizione Futura -dalla collaborazione tra Moët & Chandon e Gambero Rosso- che viene assegnato a 10 giovani talenti della cucina italiana. Tradizione Futura vuole porsi anche come un laboratorio di esperienze e confronto, un network di relazioni che permette agli chef premiati di dialogare con la Maison. Così, all’evento alla Fonderia Napoleonica Eugenia, il compito di interpretare con il proprio stile e la propria visione le caratteristiche di Grand Vintage e Grand Vintage &ROOHFWLRQ ª DɝGDWR D TXDWWUR GHJOL FKHI LQVLJQLWL del premio: Andrea Leali di Casa Leali a Puegnago (Bs), Maria Carta di Is Femminas a Cagliari (vincitori della prima edizione), NicoMastroianni dell’enoteca Il Santo Bevitore di Cassino (Fr) e XinGe Liude Il Gusto di Xinge di Firenze (premiati lo scorso ottobre)”. Andrea Leali, classe 1993, è un golden boy della FXFLQD EUHVFLDQD DXWRGLGDWWD ȴQ GDOOȇLQL]LR KD FROtivato una cucina decisamente fuori dal comune FKH D΍RQGD OH PDQL QHOOȇDUFKLYLR GHL ULFRUGL SHU rielaborare piatti emozionali della quotidianità. In abbinamento al Grand Vintage 2015, Leali propone la sua gustosa Giardiniera del Lago, verdure in giardiniera, piccoli pesci di lago in diverse consistenze e lavorazioni e salsa di sarde allo spiedo: “Un piatto che fa da contenitore della tradizione lacustre del Lago di Garda che tocca diverse regioni e tradizioni -spiega lo chef- Un contenitore delle ricette conservative del pesce in tutte le cotture, spiedo, brace, concia. La Giardiniera è un mio feticcio e ho voluto dare un tocco di nazionalità a quello che è invece un piatto molto locale”. Ispirata dalle note luminose e speziate di Grand Vintage Rosé 2015, Maria Carta presenta Racconti di Terra e Mare: si tratta di una fregula preparata a mano con semola di grano bio Senatore Cappelli macinato a pietra, accompagnata da un ragù al nero di seppia, lavata solo con acqua di mare, servita su emulsione e scaglie di bottarga, basilico e carciofo fritto. Maria Carta è la custode della “cucina della longevità”: originaria di Seulo, comune della Barbagia che conta il maggior numero di ultracentenari al mondo, diventa depositaria dei segreti culinari delle donne della zona che decide di raccogliere in un quaderno di ricette. Ne nasce un progetto che fonde l’alta cucina con l’antico cibo della longevità. Nico Mastroianni a soli 25 anni può già vantare una lunga serie di collaborazioni con grandi nomi della gastronomia. Nel 2017, a 20 anni, diventa chef de Il Santo Bevitore. Sperimentazione è la parola chiave della sua cucina, un percorso di studio che alimenta con passione e curiosità. In abbinamento a Grand Vintage Collection 2006 propone Baccalà GHOOȇHQWURWHUUD ȴOHWWR GL EDFFDO¢ VHUYLWR FRQ SHFRULno, olio al basilico, limone e cavolo nero. Xinge’s Moon, una rivisitazione della Moon Cake, tipico della tradizione cinese, è il dolce che Xin Ge Liu abbina al Grand Vintage Collection 1999: è realizzato con una base di farina di riso, al cui interno si trova un primo strato di crema al taro (radice di una pianta tropicale dell’Asia), seguito da un secondo con crema di litchi e Champagne. Xin Ge Liu, trent’anni, cinese di nascita, ma italiana d’adozione, ha dato vita alla propria passione per la cucina combinandola con la sua precedente formazione nel mondo della moda e del design. I suoi piatti si ispirano ai classici della tradizione cinese, partono da emozioni, ricordi e immagini, ma sono realizzati con ingredienti del territorio. MOËT&CHANDON Un momento della vendemmia e immagini della Maison, a Reims. Il 2015 è stato un anno di “risveglio” e di maggiore consapevolezza del clima più caldo e del suo impatto sulla Champagne. Poca pioggia comporta una scarsa mineralizzazione del suolo e dunque una minore quantità di azoto, che alla fine della stagione può avere conseguenze importanti sulle uve; di contro, l’estrema calura dell’estate favorisce una maturazione molto rapida. Scarsa pioggia e molto sole significano un contenuto di zuccheri elevato in vendemmia, aromi forti e molta struttura. La sfida è stata mantenere queste caratteristiche dal punto di vista dell’intensità, della materia e della tensione

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