N°146 Febbraio Marzo

69 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 QUERCIABELLA Turpino, Supertuscan vegano della Maremma Il Supertuscan Turpino rappresenta la sfida vegana di Querciabella, la casa vinicola di Greve in Chianti di Sebastiano Cossia Castiglioni. Aprendo la strada all’agricoltura biologica nel Chianti Classico, Castiglioni ha acquistato in Maremma, tra le colline di Alberese a sud di Grosseto, oltre 40 ettari di terreno, uno dei primi produttori a insediarsi nella zona alla fine degli anni ‘90, e ha iniziato a cimentarsi con la biodinamica a cavallo degli anni ‘90. Quello è stato solo il primo passo, perché Querciabella ha compiuto un altro passo coraggioso: diventare interamente vegetale. Le implicazioni di una scelta vegana vanno ben oltre l’esclusione di pochi ingredienti dal vigneto e dalla cantina e richiedono un’intima comprensione delle viti e della loro interazione con tutti gli organismi viventi. La sostituzione di fertilizzanti e preparati animali con colture di copertura e sovescio riduce la necessità di input esterni all’azienda agricola, creando così un’ecologia più equilibrata sulla terra e un livello più elevato di autosufficienza e sostenibilità. Di conseguenza, in questo sito vicino al mare e agli altopiani del Parco Naturale dell’Uccellina, le viti prosperano e raggiungono unamaturazione dell’uva più omogenea, le radici si nutrono in profondità in un terreno acido, ricco di ferro, un misto di limo e sabbia alluvionale, dando vita a vini genuinamente specifici di questo ambiente. Nasce in questi vigneti Turpino, il primo Supertuscan di Castiglioni, un elegantissimo blend di cabernet franc (40%), syrah (40%) e merlot (20%). Il progetto, avviato nel 2007, ha visto la sua prima espressione in bottiglia nel 2010, in una grande annata che tuttora mostra il suo carattere tra aromi di garrigue, frutta matura (ribes, lamponi) e spezie. Tra le ultime uscite c’è anche il 2017, un vino di grande struttura ed eleganza, che affina per 16 mesi in barrique. Turpino, un nome che rende omaggio all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, si presenta con un’etichetta disegnata da Sebastiano Cossia Castiglioni che evidenzia il dettaglio dei pavimenti cosmateschi medievali a Santa Maria in Trastevere, a Roma, e utilizza il carattere tipografico Simona creato da -DQH 3DWWHUVRQ H -RKQ 'RZQHU SHU XQ XVR HVFOXVLYR di Querciabella. Turpino 2019 Toscana Igt è un vino ricco e sapido, con molte note pepate, spezie esotiche e tabacco, che rimandano a prodotti cotti alla griglia. Verdure arrostite, come zucchine, rape o patate, intensificano i loro sapori proprio come accade con la carne, l’affumicatura si accorda particolarmente con il carattere mediterraneo di questo vino. Il Cabernet franc è un amico delle verdure; con la stagionatura assume qualità vegetali simili a melanzane e peperoni. Allo stesso tempo, c’è una qualità terrosa e sanguigna nel Syrah che crea un’affinità naturale con la barbabietola. Utilizzare rosmarino, lavanda e salvia per profumare la pietanza consentirà di trovare molta assonanza tra bicchiere e piatto. L’azienda toscana interamente vegana propone un blend di cabernet franc, syrah e merlot prodotto per la prima volta nel 2010. È un vino ricco e sapido, con note pepate, spezie esotiche e tabacco, e in tavola è amico della griglia e delle verdure.I vini di Querciabella sono distribuiti da Sagna SpA

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