N°146 Febbraio Marzo

80 Food&Beverage | febbraio-marzo 2023 La preparazione delle Fettuccine alla Mel Gibson dell’Antica Trattoria Lucana, con fave fresche, funghi cardoncelli, cipolla e pomodorini. Un omaggio all’attore e regista che ha contribuito allo sviluppo turistico di Matera scegliendo la città come set per il suo film La Passione di Cristo. A fianco, il Vulture, in provincia di Potenza, il vulcano spento sulle cui pendici si formarono, 125 mila anni fa, i laghi di Monticchio: sopra, il Lago Piccolo e il Lago Grande, visti dal belvedere sul Sentiero dei Briganti, sono collegati da un canale sotterraneo. Nella conca verde del vulcano, un ambiente eccezionale e protetto, ci sono specie faunistiche e floristiche particolari e autoctone ITINERARI Lucana, dove andava a mangiare, gli dedicarono una nuova ricetta: le Fettuccine alla Mel Gibson, condite con fave fresche, funghi cardoncelli, cipolla e pomodorini (trattorialucana.it). Un piccolo coronamento gastronomico a una città tornata a sorridere. Dalle stalle alle stelle, potremmo dire, invertendo il senso di un antico detto. Ma Matera e il materano sono terra di vini. La tradizione vitivinicola s’incentra in prevalenza su vitigni autoctoni a bacca rossa, come aglianico e primitivo, e in parte sulle uve bianche, come greco e fiano. Tra i principali produttori c’è la cantina Dragone, che propone visite e degustazioni anche in abbinamento a salumi, formaggi e ortaggi sott’olio. Da non perdere nella tenuta anche una tappa alla Cripta del Peccato Originale, un’antica chiesa rurale riscoperta anni fa, con pregiatissimi affreschi bizantini (dragonevini.com). Ma anche nel nord della Basilicata, in provincia di Potenza, c’è uno dei luoghi più sorprendenti: il Vulture, un vulcano spento di 1.326 metri d’altezza nella cui caldera, a 660 metri -creata dallo sprofondamento della camera magmatica- 125 mila anni fa si formarono i laghi di Monticchio, due incantevoli specchi d’acqua collegati da un canale sotterraneo. Il Lago Piccolo nasce da sorgenti d’acque minerali effervescenti e riempie attraverso il condotto sotterraneo il Lago Grande, che è invece stagnante. Quest’ambiente eccezionale, nascosto e raccolto nella conca verde del vulcano, è un sito d’interesse comunitario e una zona a protezione speciale dovuta alla presenza di specie faunistiche e floristiche particolari e autoctone. Su tutte, un insetto, la farfalla Bramea, considerata un fossile vivente. Alle pendici del vulcano c’è un’offerta di tante golosità. A partire dalla buona cucina casalinga e dai dolci della famiglia Spatola che gestisce l’hotel e ristorante La Pergola, a Rionero in Vulture, un albergo semplice e senza fronzoli ma con un’ottima colazione a base di torte e biscotti fatti in casa e nella pasticceria di famiglia, mentre a pranzo e a cena propone una cucina casareccia e generosa, giocata sulla tipicità, ad esempio i Ravioli girasole all’impasto di Aglianico, ripieno di ricotta salata e contorno di funghi porcini; oppure il Baccalà alla carrettiera con peperone crusco di Senise; o le Cannazze (ziti) allo zio Luigi, con ragù e pecorino di Filiano (ristorantelapergolarionero.it). Per il vino, l’Aglianico del Vulture Docg, a due passi dal centro è d’obbligo una visita alle storiche Cantine del Notaio in una Rionero sotterranea, tra ambienti ipogei d’atmosfera, del ’600, vecchie botti e annate storiche che sono poi il vanto del produttore Gerardo Giuratrabocchetti: tra le sue prossime novità un nuovo vino, La Procura, un Primitivo Igt Basilicata in purezza (cantinedelnotaio.it).

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