N°147 Aprile Maggio

41 Food&Beverage | aprile-maggio 2023  Didier Mariotti, Chef de Caves di Veuve Clicquot, ed Enrico Crippa, chef del tristellato Piazza Duomo di Alba, brindano al nuovo millesimo de La Grande Dame, il 2015. Nella pagina a fianco, Insalata 21…31…41…51…, un mix equilibrato di colori e sapori inaspettati che varia a seconda di ciò che offre l’orto. La cucina di Crippa mette al centro il vegetale e quindi concretizza perfettamente la Garden Gatronomy elaborata intorno a La Grande Dame rimangono lo stesso. È un piatto verticale, da degustare dall’alto verso il basso -la parte superiore è al naturale per apprezzare ogni singola foglia, e il condimento è alla base- in perfetta simbiosi con la verticalità de La Grande Dame 2015”. “Madame Clicquot era una donna piena d’energia, una vera imprenditrice che ha inventato il primo Millesimato, la table de remuage -una tecnica utilizzata ancora oggi- e il primo Rosé per assemblaggio -spiega Didier Mariotti- Ed è questa energia che voglio trasmettere ne La Grande Dame, perché è l’energia la mia fonte di ispirazione, così come l’amore di Madame Clicquot per il Pinot Noir. Quando sono arrivato alla Maison ho subito cercato di capire come i loro enologi degustano i vini. Nella maggior parte dei casi quando si parla della degustazione di un vino si citano tensione e mineralità, invece da Veuve Clicquot si utilizzano altri due termini: struttura e texture. La struttura è la verticalità di un vino, ciò che dà la colonna vertebrale, che imprime al vino la sua energia. L’orizzontalità è la texture, tutti i dettagli che noi aggiungiamo al vino per dargli complessità. La verticalità è un concetto molto importante che per me rappresenta la vita e l’energia di un vino come la bollicina che sale verso l’alto. I Pinot Noir hanno la

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