N°147 Aprile Maggio

42 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 capacità di esprimersi in queste due dimensioni. Così, per la prima volta nella mia via sono stato in grado di leggere un vino in due dimensioni e se a questo si aggiunge il lungo affinamento si ottiene una visione tridimensionale”. Per fare percepire queste differenze Didier Mariotti ha voluto che La Grande Dame 2015 fosse servita in due calici diversi, uno più alto e l’altro più largo, perché gli ospiti potessero cogliere questa differenza secondo la loro sensibilità. “C’è un altro aspetto particolare che caratterizza lo stile de La Grande Dame che troviamo in tutte le annate e soprattutto dal 2008, da quando Dominique Demarville (il precedente Chef de Caves) decise di aumentare la percentuale di Pinot Noir fino al 90%: è il gusto amaro che viene da queste uve, in particolare da quelle allevate sul fianco nord della Montagne de Reims, che danno una nuova tensione in bocca, ma che occorre saper controllare e integrare -aggiunge Mariotti- Ecco perché abbiamo deciso di conservare un 10% di Chardonnay che con la sua acidità ci permette di garantire questo equilibrio. Questo è lo spirito de La Grande Dame, però, accanto a questo c’è l’anima della vendemmia e quella del 2015 è stata bella, solare, con un’estate molto calda e un ottimo grado di maturità che ha donato vini concentrati e strutturati. La Grande Dame 2015 esprime questi colori pieni, questa generosità dell’annata: un’annata molto musicale, che forse si ritrova maggiormente nel bicchiere che esprime l’orizzontalità”. La Grande Dame 2015 è uno Champagne teso ed elegante con un immenso potenziale di invecchiamento di oltre quindici anni che rivela la sua eccezionale verticalità grazie alle uve Pinot Noir degli storici Grands Crus, tra i più prestigiosi della Champagne: Verzenay, Verzy, Ambonnay, Bouzy, Aÿ, Avize, Oger, Mesnil-Sur-Oger. È uno Champagne tutto tensione ed eleganza, con una bella veste dorata ed effervescente; al naso offre freschezza e mineralità con leggere note floreali di gelsomino, acacia, lillà, che si evolvono in note fruttate di mele granny Smith e pere, e toni agrumati di pompelmo, clementine, limone, scorza di limone. La freschezza è data da pepe bianco, zenzero, scorza di agrumi, la mineralità da sfumature gessose, di pietra: al palato la sua texture è delicata e setosa. “Nella collezione di sei coffret per La Grande Dame creata da Paola Paronetto ho ritrovato la verticalità e l’orizzontalità di questo Millesimato e anche il suo gioco di colori, questa ampia palette di sfumature che esprimono gioia e rendono perfettamente lo spirito di questo vino solare”, commenta lo Chef de Caves. “La Maison cercava una personalità artistica che rispecchiasse l’ottimismo di Madame Clicquot, appassionata di colori, che sono una caratteristica di Veuve Clicquot -il colore giallo, presente sulle etichette fin dal 1877, è anche il colore del sole che Da sinistra, Omaggio a Madame Clicquot: Merluzzo, zafferano e zenzero proposto con La Grande Dame 2015 e I colori dell’orto: Risotto all’aglio orsino e fiori di primavera abbinato a La Grande Dame 2012 Magnum. Accanto, lo chef Enrico Crippa nell’orto di Piazza Duomo, sulle colline di Langa, nella Tenuta Monsordo Bernardina della famiglia Ceretto: qui sono coltivate in regime biologico e biodinamico 400 specie vegetali, tra botaniche e orticole il più possibile locali. Sotto, la collezione di coffret creati dall’artista Paola Paronetto per La Grande Dame 2015 con una gamma di colori che esprime gioia e ottimismo in sintonia con la solarità di Veuve Clicquot

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