N°147 Aprile Maggio

50 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 La forma altro non è che l’aspetto di un oggetto, ciò che lo caratterizza esteriormente. Siano esse rotondeggianti, rettangolari o irregolari, sono espressione dalle caratteristiche uniche, talvolta irripetibili, e costituiscono il mondo che ci circonda, dando luogo, in combinazione con altre, a infinite possibilità. E sono proprio le forme, geometriche e di design, il tratto distintivo dell’omonimo ristorante di Brescia, Forme per l’appunto, che ha in cucina la chef Arianna Gatti. Situato nella prima cinta di campagna che circonda a sud la città lombarda, Forme, nonostante la prossimità al centro cittadino, è immerso in una piccola oasi di bucolica tranquillità, abbracciata dal verde della pianura. Questa sensazione è amplificata dal luogo storico che ospita tra le sue mura gli spazi del ristorante, inaugurato lo scorso gennaio: una corte ristrutturata che risale all’Ottocento, a pianta quadrata, con un cortile interno, in cui l’architettura storica, con una predilezione per i materiali semplici -la stessa che trapunta le dimore rurali dell’Italia settentrionale- sposa quella contemporanea, dove forme inusuali e avanguardiste giocano un ruolo primario. Forme, il nome del fine dining, non è solo un esplicito riferimento agli elementi decorativi presenti nelle sale del locale, ma è anche un chiaro omaggio al borgo natio della chef. Cinquecento anime appena, Forme è una frazione del comune di Massa D’Albe, in provincia de L’Aquila, abbarbicato sulle pendici del Monte Velino a poco più di mille metri sul livello del mare, nel cuore dell’Abruzzo. Arianna Gatti, classe 1991, proviene da una famiglia di ristoratori e nel suo sangue, fin dalla più tenera età, scorre la passione per la cucina. Ma è solo in seguito alla maturità scientifica che ha potuto iniziare a muovere i primi passi in quel mondo: dopo un periodo di formazione in alcuni locali della capitale, ha frequentato l’Alma di Colorno, dove si è diplomata al 18° Corso Superiore di Cucina Italiana. L’arrivo a Brescia è stato, invece, del tutto casuale, uno di quei giochi del destino che cambiano la vita. In città per una visita medica, non l’ha più lasciata dopo aver saputo che il Miramonti l’Altro, di Concesio, era alla ricerca di una figura da inserire nella brigata. Nel dicembre 2013 ha quindi iniziato a prestare servizio nella cucina del locale, fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di sous-chef. Il suo curriculum raccoglie anche altre esperienze, sia in Italia, sia all’estero, tra cui quelle in terra spagnola nelle cucine di Casa Marcial e di Ricard Camarena Restaurant. In questi anni la chef, destreggiandosi tra diversi ristoranti, ha saputo dimostrare il suo talento e la sua abilità: nel 2020 è stata insignita dalla guida Identità Golose del premio Migliore sous-chef. “Tradizionale e ricca di sapori riconoscibili, comForme, trait d’union tra Brescia e l’Abruzzo RISTORANTI Un ristorante che rende omaggio agli elementi decorativi del luogo in cui è ospitato e al nome del paese della chef Arianna Gatti. Che propone piatti tradizionali e ricchi di sapori riconoscibili Bibi Monti Aperto in gennaio, Forme è ospitato in una corte ristrutturata che risale all’Ottocento, a pianta quadrata, con un cortile interno, in cui l’architettura storica, con una predilezione per i materiali semplici, sposa quella contemporanea. Qui sopra, il dolce (Ri)scoperta di Arianna Gatti, rappresentazione della “Vittoria Alata” e omaggio a Brescia Capitale Italiana della cultura 2023

RkJQdWJsaXNoZXIy NTUwOQ==