N°147 Aprile Maggio

56 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 Elena Bianco VENEZIA A Palazzo Grassi apre Mezzanine Bistrot Una squadra vincente, quella dell’innovativo winebar veneziano Vino Vero, guida il ristorante caffetteria proponendo piccoli piatti sempre disponibili nell’arco della giornata. Paste fatte in casa e accostamenti con vini da tutto il mondo Squadra che vince non si cambia. E in effetti la squadra che in marzo ha aperto Mezzanine Bistrot, il nuovo ristorante-caffetteria di Palazzo Grassi, a Venezia, è tutta collaudatissima e giovanissima. Si tratta, infatti, dei ragazzi che da alcuni anni compongono lo staff di Vino Vero, un bacaro decisamente alternativo che dal 2014 tutte le estati anima la Fondamenta della Misericordia (ma pure gli inverni, perché il loro vino scalda il cuore e i rigori invernali sono meno intensi in epoca di global warming). Certamente si tratta di una delle zone della movida più frequentate, ma Vino Vero è stato capace di catalizzare wine lovers evoluti, passanti curiosi e veneziani veri, offrendo un’interessante selezione di vini naturali, all’inizio veneti, successivamente da tutto il mondo, interessanti innovativi, mai banali. Ad accompagnare non mancano i cicchetti, ma decisamente in versione gourmet. Insomma, un’esperienza, anche per l’atmosfera allegra e informale in cui si stappano bottiglie a ripetizione e soprattutto al bicchiere, a richiesta delle curiosità dei clienti. Mezzanine Bistrot rappresenta l’evoluzione della fortunata filosofia del bacaro winebar di razza. Inaugurato contemporaneamente a Chronorama, la bella mostra di oltre 400 scatti dell’archivio Condé Nast che fanno parte della collezione Pinault, rappresenta una boccata d’aria fresca per il food & beverage di Palazzo Grassi. L’ammezzato affacciato sul Canal Grande ha assunto i toni caldi del blu carta da zucchero, del rosa cipria, del grigio perla sulle pareti, peraltro coperte dalle ultime scoperte enologiche di Vino Vero. Anche qui, dunque, si beve bene e raro, in un’atmosfera moderna, minimal, ma decisamente con il mood dinamico che è cifra stilistica di Mara Sartore e Matteo Bartoli, veri artefici del locale veneziano. “Il Mezzanine Bistrot ha caratteristiche nuove: dovendo rispettare l’apertura delle esposizioni di Palazzo Grassi, abbiamo pensato a un locale che accogliesse a tutte le ore del giorno -racconta Mara Bartoli- Quindi, più che un vero e proprio servizio a pranzo, offriamo piccoli piatti che sono sempre disponibili nell’arco dell’apertura, che possono essere ordinati anche singolarmente per uno spuntino”. Se il format è agile e informale, la qualità dell’offerta resta decisamente alta. Lo rivela il menu dello chef Lorenzo Barbasetti di Prun, che finalmente può esprimere in modo più ampio la sua originalissima concezione di cucina. A partire dai suoi studi: una laurea in Arti Visive allo Iuav di Venezia, poi un corso di cucina, “tra le migliori scelte impulsive che abbia preso”, sostiene. A seguire esperienze in diversi locali, l’attenzione alla cucina naturale vegetariana e vegana e un Master in Eco-Social Design della Libera Università di Bolzano. Da tutto ciò deriva la sua convinzione del ruolo cruciale del cibo come fattore culturale e le sue implicazioni. Dal ripensare la cucina è nato Prometheus, un progetto di ricerca multidisciplinare con lo scopo di ridare centralità al cibo nel fare cultura, in quanto è quotidianità, ma anche strumento di trasformazione del paesaggio. Quindi diventa fondamentale tradurre l’ambiente in cibo Volendo adeguarsi agli orari di Palazzo Grassi per Mezzanine Bistrot è stato scelto un format in grado di accogliere gli ospiti a tutte le ore del giorno. E la cucina è sempre in funzione anche per un veloce spuntino

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