71 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 PALMENTO COSTANZO L’avvolgenza del Contrada Santo Spirito Bianco Palmento Costanzo è un’azienda a gestione familiare nata nel 2010 dalla volontà di Mimmo e Valeria Costanzo seguendo i principi della bioarchitettura in Contrada Santo Spirito, in un palmento ottocentesco utilizzato fino ai primi anni del ’900 dai viticoltori della zona. Si inserisce nel paesaggio collinare all’interno del Parco Naturale dell’Etna, nell’area della Doc Etna. La ristrutturazione ha preservato la struttura originale per il tipico processo di vinificazione a “caduta”, rendendola al contempo funzionale e di grande impatto estetico, illuminata da cinque coni che convogliano al suo interno la luce. Palmento Costanzo si trova a Passopisciaro, uno dei poli produttivi più noti della Doc Etna. Un’areale viticolo di mille metri che colpisce anche per la presenza del 40% di viti a piede franco che si coltivano intorno al vulcano attivo più alto d’Europa, Patrimonio Unesco dal 2013. In questo contesto, è nel versante nord che si concentra la maggior parte delle 133 contrade dedicate alla produzione di vini rossi, a est si producono principalmente bianchi e a sud e sud-ovest ancora rossi e rosati, a base principalmente di nerello mascalese, nerello cappuccio e carricante. Ed è proprio quest’ultima importante varietà bianca, il carricante, a costituire la sfida di Mimmo e Valeria Costanzo. Nel parco vitato di circa 14 ettari, condotto in regime biologico e biodinamico, che si sviluppa intorno al Palmento, in suoli ricchi di minerali, sabbie, basalto e rocce, le vecchie piante di questa varietà rappresentano un’ottimale opportunità per cimentarsi anche nella produzione di una Contrada in bianco e proporre, così, da uno stesso vigneto, due diverse espressioni. Che come fil rouge hanno sapidità, freschezza e corpo. Il progetto parte da lontano, poiché i Costanzo sono amanti dei bianchi; dopo diverse prove di vinificazione, e lo studio delle escursioni termiche che possono variare anche di 30°C nell’arco di una giornata nei diversi appezzamenti, nel 2016 si è deciso di dare il via a nuovi impianti da selezione massale. Oggi, la maggior parte delle viti impegnate nella produzione del Contrada Santo Spirito Bianco hanno circa sette anni di età e le uve raccolte si uniscono a quelle prodotte dalle piante centenarie ancora presenti sostenute da pali di castagno. Il debutto avviene con la vendemmia 2020, annata equilibrata e di potenza, che ha consentito la realizzazione di un grande bianco grazie a un andamento climatico contraddistinto da un calore non eccessivo e da una buona riserva idrica in vigna, situata a nord a una altitudine di 750 metri sul livello del mare. In cantina, dopo una raccolta manuale a fine settembre, le uve sono pressate in maniera soffice e fermentate per 12 mesi in acciaio e in tonneaux a contatto con le fecce fini; seguono 12 mesi di affinamento in bottiglia. Al naso, il Contrada Santo Spirito Etna Doc Bianco 2020 restituisce nel bicchiere sensazioni impattanti con agrumi caldi, note di zenzero e papaia; al palato un’importante persistenza e avvolgenza si uniscono a uno strato iodato che impreziosisce la complessità del vino. Nato nella vendemmia 2020 sulle pendici dell’Etna in Contrada Santo Spirito in un antico palmento, questo bianco rappresenta la sfida di Mimmo e Valeria Costanzo in una terra di rossi. Questi vini sono distribuiti da Sagna SpA
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