76 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 Èsempre un’emozione scoprire cosa gli artisti, invitati dalla Maison Ruinart a conoscere il mondo dello Champagne e a rappresentarlo con le loro opere, riescano a creare sull’onda delle loro sensazioni. Quest’anno una straordinaria scoperta è stata l’arte di Eva Jospin, artista francese che abita e lavora a Parigi, ma ha una famiglia allargata a Milano e quindi un legame speciale con l’Italia, che ha firmato la collaborazione Carte Blanche 2023 per la Maison in occasione della XXVII edizione di Miart, fiera internazionale di Arte Moderna e Contemporanea che si è tenuta in aprile a Milano. Il coté artistico della Maison di Reims è ormai ben noto e ha coinvolto a oggi nomi come Patricia Urquiola, Maarten Baas, Hubert Le Gall, Jaume Plensa, Liu Bolin, Vik Muniz, David Shrigley, Jeppe Hein, ma stupisce sempre come l’arte abbia il potere di trasformare, connettere e illuminare il patrimonio della Maison e in particolare il suo impegno per la sostenibilità e per contrastare il cambiamento climatico. Eva Jospin condivide con Ruinart l’attitudine a valorizzare l’ordinario, a promuovere il know-how artigianale. L’artista francese evoca mondi meravigliosi a partire da un materiale apparentemente insignificante come il cartone. Nella lounge della Maison Ruinart, a Miart, la mostra Promenades ha proposto una foresta incantata, cattedrali gotiche e grotte: Eva Jospin lavora il cartone con la minuzia di un orafo, tagliando, incollando, incidendo, sovrapponendo strati di fogli grezzi. Nella collaborazione tra Ruinart ed Eva Jospin architettura e territorio s’intrecciano: la visita alle vigne e alle crayère, a metà fra cattedrali sotterranee (che nella mente di Jospin incontrano la gotica e vicina Cattedrale di Reims) e grotte, queste gallerie sono luoghi dello spirito della terra che hanno sensibilmente ispirato l’artista. Territorio, artigianalità, cura, uniscono il lavoro di Eva Jospin e dello Chef de Caves della Maison, Frédéric Panaïotis, che estrae da un semplice frutto, l’uva, aromi che vengono cesellati per dare vita a un vino fedele alla sua visione. Il tempo e il prezioso alleato delle loro creazioni e l’abilita e la maestria ne sono le componenti fondamentali. “Il cartone è un materiale molto semplice e la sua lenta elaborazione e trasformazione può creare realtà inaspettate -spiega Eva Jospin- Era l’idea iniziale e come tutte le idee possono cambiare. Ma da quando ho cominciato a lavorare il cartone questo materiale è sempre rimasto nella mia arte come modo di esprimermi: il cartone è per tutti gli artisti una base da elaborare per arrivare all’opera finale, è un percorso, non una finalità, invece io lo utilizzo per l’opera finita. E quando ho iniziato a usarlo ho scoperto che anch’io avevo nella testa una visione stratificata come il cartone che ha un forte legame con la sostenibilità di Ruinart”. Ed è ancora dall’incontro fra artisti e chef che nasce Food For Art, fusione tra arte e gastronomia. Ogni anno alcuni chef mettono il loro talento al servizio della visione dell’artista ospite per la collaborazione Carte Blanche nel corso di una cena d’eccezione. Dallo studio alla mostra, dalla terra alla tavola, le opere d’arte sono tutte da condividere, sperimentare e assaporare. Quest’anno, a unirsi alla collaborazione artistica di Eva Jospin, è stato invitato Mattia Bianchi, dal 2019 executive chef del Ristorante Amistà del Byblos Art Hotel Villa Amistà di Corrubbio, nel cuore della Valpolicella, una stella Michelin dal 2021. La sua cucina nasce dalle materie prime venete, abbinate ai prodotti tipici di tutto il territorio italiano, esaltando la biodiversità degli ingredienti e coniugando la tradizione del territorio con l’innovazione e la creativita. Lo chef crea piatti ricercati, colorati ed energici, vere e proprie creazioni d’arte per la vista e il gusto. Il fil rouge artistico e, infatti, una peculiarità del Ristorante Amistà anche grazie alla straordinaria collezione di arte contemporanea, permanentemente esposta in Villa. In occasione di Miart Bianchi ha portato l’arte nel piatto a Milano, alla Segheria, creando un percorso gastronomico e artistico intorno al tarassaco, l’ingrediente principe scelto dallo chef e sapientemente accostato ai sapori e ai piatti tipici del lago e del veronese, un menu che valorizza i piccoli produttori locali: “È nelle cantine della Maison che ho avuto Eva Jospin e Mattia Bianchi per la Maison Ruinart ARTE Per Carte Blanche la Maison presenta per la prima volta in Italia le opere dell’artista Eva Jospin. Allo chef Mattia Bianchi il compito di creare piatti artistici per Food for Art in abbinamento alle cuvée Ruinart, tra cui il nuovo Dom Ruinart Rosé 2009 Barbara Amati Il coffret in cartone intagliato di Eva Jospin per l’iconico Ruinart Blanc de Blancs esposto alla mostra Promenades al Miart di Milano. L’artista francese ha firmato la collaborazione Carte Blanche 2023 che vede ogni anno un creativo talentuoso illuminare il patrimonio della Maison
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