77 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 l’ispirazione di scegliere il tarassaco, una materia prima antica e povera che nasce spontaneamente, come le radici che Eva Jospin crea nel suo mondo con questa visione che riaffiora da sottoterra e nei piatti trovate la mia interpretazione”. Ceviche di salmerino, tarassaco e salsa Champagne: dalla delicatezza lacustre, arricchita da una contaminazione francese, la salsa allo Champagne, con i Tortelli alle erbe spontanee, mosto di pera e Monte Veronese Dop, il palato viene avvolto dalla freschezza delle erbe, dall’aroma dolce del mosto e dal gusto avvolgente del formaggio. Punte di gusto per Agnello brado & radici primaverili, in coerenza con un territorio ricco di eccellenze gastronomiche, per concludere con Microclima, il dolce creato in omaggio a Eva Jospin e che ha riprodotto la sua foresta di cartone. Ad accompagnare i piatti le Cuvée della Maison: Ruinart Blanc de Blancs, simbolo del gusto Ruinart, in equilibrio tra freschezza e rotondità, e Dom Ruinart Blanc de Blancs 2010, dove la freschezza aromatica dello Chardonnay si esprime con una maggiore profondità, ampiezza e complessità, per giungere a Ruinart Rosé, rotondo e leggermente strutturato, sorprendentemente armonioso, e al nuovo Dom Ruinart Rosé 2009, delicatamente aromatico, corposo e allo stesso tempo croccante. “Dom Ruinart Rosé 2009 è sul mercato da gennaio -spiega Silvia Rossetto, Senior Brand Manager di Ruinart- È la 21a volta che viene prodotto, perché lo è solo nelle annate che lo permettono: è uno Champagne prezioso, con l’85% di Chardonnay, la firma stilistica della Maison, e il 15% di Pinot Noir che porta colore, complessità e struttura. Abbiamo fatto una scelta audace abbinandolo al dolce, ma è stato indovinato, perché il pralinato di nocciole si è sposato perfettamente alla freschezza di questa bollicina”. Eva Jospin con lo chef Mattia Bianchi, del Ristorante Amistà, una stella Michelin, invitato dalla Maison a mettere il proprio talento al servizio di Food for Art, fusione tra arte e gastronomia. In alto, i piatti creati dallo chef in abbinamento alle Cuvée Ruinart: da sinistra, Ceviche di salmerino, tarassaco e salsa Champagne con Ruinart Blanc de Blancs, Agnello brado & radici primaverili con Ruinart Rosé, e il dolce Microclima con il nuovo Dom Ruinart Rosé 2009, delicatamente aromatico, corposo e croccante
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