N°147 Aprile Maggio

8 Food&Beverage | aprile-maggio 2023 UOMINI&VIGNE DISTRIBUZIONE Champagne Taittinger a Ghilardi Selezioni Da Bergamo per conquistare l’Italia: la Maison de Champagne Taittinger sceglie Ghilardi Selezioni per tornare a essere un brand di riferimento per gli appassionati delle bollicine d’Oltralpe. Per presentare la Maison e i suoi Champagne, Pietro Ghilardi, giovane imprenditore che ha in portfolio aziende prestigiose, ha scelto il Mandarin Oriental Milan e la cucina dello chef Antonio Guida; tra gli ospiti, Clovis Taittinger, direttore generale della Maison, “con il quale c’è un bel rapporto e una collaborazione semplice e immediata: da famiglia a famiglia”, sorride Ghilardi. La storia di Taittinger comincia nei primi anni del XX secolo fondata da Pierre Taittinger e a partire dagli anni Trenta entra di diritto tra le grandi Maison di Champagne e lo Chardonnay ne diventa l’emblema. Dal 2020 sono Vitalie Taittinger, presidente, e il fratello Clovis a guidare l’azienda di famiglia: ha 288 ettari vitati e si distingue per il Comtes de Champagne Blanc de Blancs. Tre i vini proposti, Prelude Grand Cru, nato per festeggiare il nuovo millennio (50% pinot noir, 50% chardonnay), una bollicina elegante, con una bella acidità, che ha accompagnato le Cime di rapa con salsa alla Maître d’Hotel, acciuga e tartare di seppie al Compté; il Millesime 2015, 50% pinot noir, 50% chardonnay, 7 anni di affinamento in cantina e un lungo potenziale di invecchiamento: è stato proposto con i Cannelloni con granchio, crescione e salsa di funghi. Infine, il Comtes de Champagne 2012 ha accompagnato il Petto di pollo Ficatum con polvere di capperi, radicchio e millefoglie di rigaglie. Comtes de Champagne Blanc de Blancs è prodotto con uve chardonnay dai Grand Cru della Côte des Blancs; nasce solo nelle vendemmie eccellenti, come quella del 2012: dieci anni di lenta maturazione donano a questo millesimato una potente energia e grande freschezza. “Taittinger si distingue per freschezza e piacevolezza di beva, ha un gusto classico, pulito, minerale -spiega Ghilardi- Sono Champagne perfetti per la tavola, dal cinque stelle lusso alla trattoria gourmet. Inoltre, Taittinger è presente nell’alta hotellerie in cui vogliamo inserirci ancora meglio”. NAPOLI VitignoItalia 2023 guarda agli stranieri L’ Italia del vino è protagonista a Napoli il 14 e 15 maggio al Maschio Angioino. A VitignoItalia 2023 parteciperanno circa 250 aziende, oltre 1.500 etichette, 20 buyer da 15 Paesi per una due giorni ricca di degustazioni, convegni e approfondimenti. E VitignoItalia punta ancora una volta l’attenzione verso i mercati stranieri. Anche per questa edizione è stata confermata la partnership con l’Istituto per il commercio estero (Ice) che porterà a Napoli i buyer stranieri ai quali verrà offerta l’opportunità di incontrare i produttori, per poi godere dell’opportunità di visitare, nella giornata di martedì 16, alcuni grandi terroir campani la cui produzione da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello della manifestazione. Tra le altre novità c’è il passaggio dalla formula delle tre giornate che si riducono a due per andare incontro alle esigenze degli espositori. La domenica è dedicata soprattutto agli appassionati e il lunedì agli operatori. TOSCANA Ruffino acquisisce 15 ettari a Bolgheri Ruffino ha acquisito vigneti e terreni nella Bolgheri Doc, con l’intenzione di produrre i principali vini bolgheresi nella nuova Tenuta, che avrà una propria etichetta, e di realizzare una cantina dedicata con relativo centro di ospitalità. L’acquisizione comprende due distinti lotti di terreno per un totale di 15 ettari: 4 sulla via Bolgherese e 11 nell’area Le Sondraie. Questa acquisizione permette a Ruffino di consolidare il proprio presidio nelle zone più prestigiose della Toscana, iniziato da oltre 140 anni, nel segno dei grandi vini rossi toscani, a partire dal Chianti Classico. La prima vendemmia della nuova Tenuta Ruffino a Bolgheri sarà la 2023, con il proposito di avere i primi vini in commercio nel corso del 2025. “Il nostro obiettivo è esprimere il terroir di Bolgheri con vini strutturati e setosi, preservando la classica eleganza toscana -afferma Maurizio Bogoni, direttore delle Tenute Ruffino- Ci sentiamo custodi del territorio e vogliamo rispettare il complesso ecosistema di cui sono, e siamo, parte”. Nella foto, l’Amministratore delegato Sandro Sartor.

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