N°148 Giugno Luglio

12 Food&Beverage | giugno-luglio 2023 UOMINI&VIGNE PROGETTI Mormora, lo spumante che affina sotto il mare Paololeo è la prima azienda pugliese a incantinare in mare: in giugno ha immerso 1.011 bottiglie di Mormora, Metodo Classico Pas Dosé, blend di varietà autoctone verdeca e maresco. Il mare di Porto Cesareo, una delle riserve marine più belle d’Italia, ha accolto le bottiglie e le accudirà per 12 mesi a -30 metri. Il progetto della cantina sottomarina, per la Paololeo, ha una valenza particolare perché legata a due aspetti a cui l’azienda, certificata Equalitas dal 2021, tiene particolarmente: la sostenibilità e la sperimentazione. L’iniziativa è stato pensata infatti nell’ottica del risparmio energetico, perché non necessita di impianti di refrigerazione e di giropallette, in quanto la natura offre già tutto il necessario. La cantina sottomarina nasce nel 2018 per volere dell’enologo dell’azienda, Nicola Leo, e dopo anni di ricerca si è concretizzata con il varo delle bottiglie. L’azienda pugliese ha due cantine, una a San Donaci e una a Monteparano, 70 ettari di vigne di proprietà e coltiva principalmente vitigni autoctoni del territorio. PROGETTI Mawi, il vino sostenibile e resistente di Maculan Mawi è il primo vino PiWi di Maculan, progetto avviato nel 2017 dall’azienda di Breganze (Vi) con l’iniziale messa dimora di 4 mila viti di merlot khorus e sauvignon rytos, due varietà selezionate dall’Università di Udine, e in seguito di 4.300 viti di cabernet volos. Nel 2020 Maculan è tra le sette aziende protagoniste dell’iniziativa Passaporto Ambientale per i prodotti agroalimentari della Montagna Vicentina grazie all’introduzione di varietà resistenti in vigneto. Nasce così MaWi, da uve cabernet volos e merlot khorus resistenti alle malattie fungine che richiedono minori trattamenti in vigna. Con MaWi, Maculan esplora un’esperienza vitivinicola che unisce la tutela del territorio ai tratti stilistici dell’azienda. Alla raccolta manuale dei grappoli segue una fase di leggero appassimento; la vinificazione avviene in piccoli tini di acciaio con quattro follature al giorno; l’affinamento prosegue per 12 mesi in barrique di rovere, nuove e usate. Dal colore rubino intenso, Mawi Rosso offre note di frutta rossa matura, leggermente speziate, e un sorso ricco, rotondo e persistente. Anche il packaging pensa all’ambiente e alla sostenibilità: la bottiglia in vetro dal peso inferiore ai 450 grammi veste un’etichetta ottenuta da cotone riciclato. COOPERATIVE Gruppo Collis e Sartori consolidano la partnership Collis Veneto Wine Group, nato nel 2008 attraverso il conferimento delle aziende di due cantine cooperative, la vicentina Colli Berici e la veronese Colognola ai Colli, diventa un soggetto di primo grado tramite l’incorporazione delle due cooperative di base. La seconda fase del progetto prevede il consolidamento della partnership già in essere tra il Gruppo Collis e la famiglia Sartori: Cantine Riondo, detenuta al 100% da Collis, e Casa Vinicola Sartori (già partecipata al 55% dalla Cantina di Colognola ai Colli) daranno vita a una nuova realtà commerciale da oltre 100 milioni di euro di fatturato e attiva in oltre 70 Paesi. “Quella con Collis non è per niente un’operazione finanziaria -spiega il presidente Andrea Sartori (nella foto)- Si tratta innanzitutto di raggiungere una massa critica adeguata e, poi, di aumentare e integrare l’offerta con i prodotti spumantizzati di Riondo. Successivamente arriveranno anche i processi di razionalizzazione industriale”. L’obiettivo è avere ricavi per 220 milioni di euro con almeno 74 milioni di bottiglie vendute. CONSORZI Colli Bolognesi ad Antonio Capelli Rinnovo delle cariche per il Consorzio Vini Colli Bolognesi: una realtà che raccoglie circa 90 aziende e che punta a promuovere le due Denominazioni di questo territorio, la Docg Colli Bolognesi Pignoletto e la Doc Colli Bolognesi. A guidare il Consorzio Vini Colli Bolognesi verso le sfide future è Antonio Capelli. Modenese, 62 anni, dell’azienda agricola Corte D’Aibo, si è laureato in Economia e commercio e da Modena si è trasferito a Monteveglio, dove, insieme ad altri soci, ha dato vita a un agriturismo e a una cooperativa agricola che produce vini biologici. “La redditività sarà proprio il punto da cui partire per lavorare nel mio mandato -commenta Antonio Capelli- L’obiettivo è quello di consolidare e radicare un’agricoltura di collina che rappresenta un fondamentale elemento di tradizione e paesaggio, senza la quale il nostro territorio rischia di essere abbandonato”. o e e di

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